Stazione di Terrubia
La stazione di Terrubia era una stazione ferroviaria posta nell'omonima frazione del comune di Narcao, lungo la linea Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta. StoriaLa nascita dell'impianto risale alla metà degli anni venti del Novecento, periodo di realizzazione della rete ferroviaria pubblica a scartamento ridotto del Sulcis-Iglesiente portata avanti dalla Ferrovie Meridionali Sarde, che dello scalo sarà l'unico gestore nel corso della sua storia. L'impianto venne costruito a valle dell'abitato di Terrubia in un'area in cui all'epoca vertevano vari scavi minerari[1], tra cui quello di Rosas, e fu inaugurato insieme alla ferrovia per Siliqua e Calasetta il 13 maggio 1926[2], con l'avvio dell'esercizio ferroviario dieci giorni dopo[2]. Pur essendo classificato dalle FMS come stazione[3] in origine lo scalo presentava caratteristiche di fermata[4], essendo dotato di un solo tronchino in aggiunta al binario di corsa[5]; nel secondo dopoguerra l'impianto fu quindi potenziato e trasformato in una stazione a tutti gli effetti, con l'aggiunta di un binario di incrocio e la trasformazione di quello tronco in passante nel 1949[5]. La stazione fu attiva sino al 13 luglio 1968[6], data della sospensione "provvisoria"[6] del servizio ferroviario tra le stazioni di Siliqua e Narcao dovuta alla realizzazione della diga di Bau Pressiu, il cui omonimo lago artificiale avrebbe poi sommerso un breve tratto di linea tra lo scalo di Terrubia e quello di Campanasissa. Per questo sino alla realizzazione di una variante che aggirasse a monte il nuovo bacino idrico le relazioni interessanti la stazione furono espletate da autolinee sostitutive delle FMS che osservavano fermata dinanzi allo scalo[6]. La situazione del tronco ferroviario tra Siliqua e Narcao restò invariata per i sei anni successivi, in cui la variante di Bau Pressiu non andò oltre la fase progettuale[7]. Nel 1974 infine la stazione venne definitivamente dismessa insieme alla linea, a causa della cessazione dell'esercizio ferroviario sull'intera rete FMS a partire dal 1º settembre di quello stesso anno[8], sostituito da servizi di autolinee sempre a cura delle Ferrovie Meridionali Sarde. L'impianto fu successivamente disarmato, ed il fabbricato viaggiatori ristrutturato per usi abitativi[9]. Strutture e impiantiDal 1968 la stazione non è più attiva e l'infrastruttura ferroviaria in essa presente è stata smantellata negli anni successivi. Durante gli ultimi decenni di attività l'impianto era configurato come stazione e comprendeva complessivamente tre binari[5] a scartamento ridotto (950 mm), di cui quello centrale di corsa e quello posto più a sud di incrocio, quest'ultimo realizzato con i lavori di ampliamento del 1949[5]. Sempre in quell'anno il binario posto più a nord fu trasformato da tronco in passante, dotato di due prolungamenti che terminavano nella piattaforma girevole della stazione in direzione Calasetta e nello scalo merci in direzione Siliqua, scalo merci che si componeva basilarmente di un piano caricatore, non più esistente e attiguo al fabbricato viaggiatori. L'edificio principale della stazione era a pianta pressoché quadrata con estensione su due piani più tetto a falde in laterizi, con due accessi sul lato binari, riconvertito in abitazione dopo la dismissione dello scalo; a fianco dello stesso era presente una costruzione che ospitava le ritirate[1][4]. Un ulteriore edificio presente nell'area della stazione è la ex casa cantoniera numero tredici delle FMS, posta a ridosso del passaggio al livello sulla SP 78 che delimitava lo scalo; sempre nella parte orientale della stazione si trova il serbatoio idrico dell'impianto, del tipo a cisterna metallica su struttura in muratura, anch'esso ancora esistente. La gestione del traffico ferroviario avveniva in loco, a cura del Dirigente Movimento della stazione. MovimentoNel periodo in cui fu attiva la stazione era servita dai treni passeggeri e merci delle Ferrovie Meridionali Sarde. Quest'ultima tipologia di trasporto fu espletata in particolare per l'inoltro dei minerali estratti dalle vicine miniere. ServiziL'impianto presentava una biglietteria a sportello e una sala d'attesa, ospitati nel fabbricato viaggiatori; in un'altra costruzione erano invece ubicate le ritirate dell'impianto. NoteBibliografia
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