Stazione di Calavorno

Calavorno
stazione ferroviaria
Interno della fermata col binario di linea
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàCoreglia Antelminelli, frazione Calavorno
Coordinate44°01′11.74″N 10°31′55.7″E
LineeLucca-Aulla
Storia
Stato attualeDismessa
Anno attivazione1911
Anno soppressione2003
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1
DintorniCentro cittadino
Fiume Serchio

La stazione di Calavorno è una fermata ferroviaria dismessa posta sulla ferrovia Lucca-Aulla a servizio della frazione di Calavorno, nel comune di Coreglia Antelminelli.

Storia

L'impianto venne attivato contestualmente all'apertura del tratto di linea da Bagni di Lucca-Castelnuovo di Garfagnana, il 27 luglio 1911.[1]

Nel 1999 la fermata risultava impresenziata insieme ad altri 25 impianti situati sulla linea.[2] Venne dismessa pochi anni dopo, a metà dicembre 2003, con l'entrata in vigore dell'orario 2003/2004.[3] Sul finire del 2019 sono stati avviati dei lavori di messa in sicurezza e restauro del tetto del fabbricato viaggiatori, da anni in stato di semi abbandono.[4]

Strutture e impianti

La fermata in una cartolina d'epoca

La fermata dispone di un fabbricato viaggiatori,[5] di un fabbricato per i servizi igienici e di una lunga e ampia banchina che serviva l'unico binario di corsa.[6] A destra dell'ex fabbricato viaggiatori è presente un ampio giardino in stile novecentesco con delle panchine e una piccola fontana, non più funzionante. La banchina confina con l'adiacente passaggio a livello sulla strada statale 445 della Garfagnana.[6]

Servizi

La fermata disponeva di:[5][6]

  • Biglietteria a sportello
  • Sala d'attesa
  • Deposito bagagli con personale
  • Servizi igienici

In aggiunta, disponeva di annuncio sonoro per l'arrivo dei treni.

Note

  1. ^ Compare nell'orario estivo 1911.
  2. ^ Torella, Coltellese, p. 89.
  3. ^ Compare nell'orario 2002/2003 ma non compare nell'orario 2003/2004.
  4. ^ Stazione di Calavorno, al via i lavori di messa in sicurezza del tetto, su serchioindiretta.it, 30 dicembre 2019. URL consultato il 23 ottobre 2021.
  5. ^ a b Planimetria F.V.
  6. ^ a b c Traggiai

Bibliografia

Voci correlate

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