Sorelle ministre della carità di San Vincenzo de' Paoli

Le Sorelle ministre della carità di San Vincenzo de' Paoli, dette di Trecate, sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.M.D.C.[1]

Storia

La congregazione sorse per iniziativa del marchese Giovanni Battista Leonardi e dell'arciprete di Trecate Pietro Francesco De Luigi. Nel suo testamento del 25 gennaio 1733, redatto poco prima di morire, il marchese Leonardi lasciò la sua casa patrizia e una somma di denaro per l'erezione di una compagnia di sorelle della carità e l'arciprete De Luigi, a nome della comunità cittadina di Trecate, l'11 giugno 1733 ottenne dal cardinale Giberto Borromeo, vescovo di Novara, la prima approvazione canonica dell'istituto.[2]

De Luigi redasse per la compagnia delle regole basate su quelle delle Figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli e il 20 novembre 1734 presiedette la cerimonia di vestizione delle prime sette candidate.[2]

Le sorelle aprirono una scuola gratuita per le fanciulle del paese, si dedicavano alla visita agli ammalati a domicilio e all'insegnamento del catechismo, poi istituirono un educandato presso la casa-madre.[2]

La congregazione sopravvisse all'invasione francese e al periodo napoleonico, ma nel 1866 il governo sabaudo incamerò tutti i beni immobili dell'istituto e proibì alle suore di indossare l'abito e accettare nuove candidate alla vita religiosa: le sorelle della carità continuarono a vivere in clandestinità fino al 1895, quando poterono rientrare nella loro casa-madre.[3]

Nel 1931 il vescovo Giuseppe Castelli diede delle nuove costituzioni all'istituto, che prese la denominazione di Sorelle ministre della carità di San Vincenzo de' Paoli.[3]

La congregazione ricevette l'approvazione pontificia il 15 maggio 1956.[3]

Attività e diffusione

Le suore si dedicano all'educazione cristiana della gioventù e all'assistenza agli ammalati.[2]

Oltre che in Italia, sono presenti in Ecuador, Filippine, India, Indonesia, Lituania e Perù;[4] la sede generalizia è a Novara.[1]

Alla fine del 2011 la congregazione contava 207 religiose in 33 case.[1]

Note

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2013, p. 1659.
  2. ^ a b c d Paolo Calliari, DIP, vol. VIII (1988), col. 1910.
  3. ^ a b c Paolo Calliari, DIP, vol. VIII (1988), col. 1911.
  4. ^ Comunità, su sorelleministre.it. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia

  • Annuario pontificio per l'anno 2013, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2013. ISBN 978-88-209-9070-1.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni

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