Società missionaria delle FilippineLa Società missionaria delle Filippine (in latino Societas Missionaria Philippinarum; in inglese Mission Society of the Philippines) è una società clericale di vita apostolica di diritto pontificio: i sodali della compagnia pospongono al loro nome la sigla M.S.P.[1] StoriaIl primo progetto per l'erezione di una società missionaria venne presentato nel gennaio 1964 alla conferenza episcopale filippina da Epifanio Surban Belmonte, vescovo di Dumaguete.[2] Il 1º maggio 1965 il cardinale Lorenzo Antonetti, a Tayud, benedisse il suolo e posò la prima pietra di quella che sarebbe stata la casa madre dell'istituto (la fondazione venne fatta coincidere con il quarto centenario dell'evangelizzazione delle Filippine).[2] Ottenuto il nulla osta della congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (30 novembre 1977), il 26 marzo 1978 l'arcivescovo di Cebu, Julio Rosales y Ras, emise il decreto di erezione della società.[2] La società ricevette della Santa Sede il riconoscimento di istituzione di diritto pontificio il 6 gennaio 2009.[1] Attività e diffusioneLo scopo della società è quello di reclutare, formare e supportare i missionari filippini per l'apostolato all'estero. I membri sono presenti in numerosi paesi asiatici (Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Thailandia) e in altre nazioni del mondo (Australia, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti d'America);[3] la casa generalizia è a Makati.[1] Alla fine del 2015, la società contava 86 membri (69 dei quali sacerdoti) e 45 case.[1] NoteBibliografia
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