Simurghia
Simurghia (il cui nome in fa riferimento alla figura mitologica del Simurg) è un genere estinto di pterosauro nictosauride vissuto nel Cretaceo superiore, circa 66 milioni di anni fa (Maastrichtiano), in quello che oggi è il bacino di Ouled Abdoun, in Marocco, Nord Africa. Il genere contiene una singola specie, ossia S. robusta.[1] DescrizioneSimurghia era uno pterosauro di medie-grandi dimensioni e, sebbene sia conosciuto solo per un omero parziale, si stima abbia avuto un'apertura alare di circa 4 metri (13 piedi).[1] L'unico esemplare conosciuto di Simurghia è il suo olotipo, costituito da un omero perlopiù completo, privo di testa omerale e di una piccola parte dell'estremità distale che si articola con l'ulna. L'osso possiede una grossa cresta deltopettorale a forma di ventaglio che conferisce all'intero osso una forma superficialmente ad ascia. La cresta deltopettorale una grande estensione piatta dell'osso sull'omero vicino all'articolazione della spalla che ancorava i potenti muscoli deltoidi e pettorali. La forma e l'angolo della cresta deltopettorale è una caratteristica distintiva dei nyctosauridi, ma i dettagli della forma e della posizione della cresta e i dettagli dell'articolazione del gomito distinguono Simurghia da tutti gli altri nictosauridi.[1] ClassificazioneSimurghia fa parte della famiglia Nyctosauridae, ed il suo più stretto parente sembra essere Alcione, anch'esso ritrovato nel bacino di Ouled Abdoun, in Marocco.[2] Tuttavia, nonostante la somiglianza, è improbabile che Simurghia possa rappresentare un esemplare adulto di Alcione, in quanto tutti gli esemplari di quest'ultimo sono esemplari sub-adulti o adulti.[2] Di seguito è riportato un cladogramma che mostra i risultati di un'analisi filogenetica presentata per la prima volta da Andres e Myers (2014), e aggiornata con dati aggiuntivi di Andres e colleghi (2018), che mostra la collocazione di Simurghia all'interno di Nyctosauridae;[2]
PaleoecologiaSimurghia è stato ritrovate nel bacino di Ouled Abdoun, in Marocco, Nord Africa. I resti dell'animale sono stati ritrovati in sedimenti marini depositatisi in acque relativamente profonde al largo della costa africana. A quel tempo la zona era leggermente più a sud, ma possedeva già un clima caldo, con alle spalle un continente montuoso e arido. Il mare brulicava di pesci, ed era sorvolato da diversi pterosauri, tra cui i nictosauridi Alcione e Barbaridactylus, lo pteranodontide Tethydraco, e l'azhdarchide Phosphatodraco che tuttavia preferiva vivere nell'entroterra, dove viveva anche il dinosauro abelisauride Chenanisaurus. Note
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