Pteranodontia

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Pteranodontia

Cranio (AMNH 7515) dello pteranodontide Pteranodon longiceps

Calco del cranio del nyctosauride Nyctosaurus gracilis
Confronto tra i crani di Pteranodontia
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
Ordine†Pterosauria
Sottordine†Pterodactyloidea
Clade†Pteranodontoidea
CladePteranodontia
Marsh, 1887
Sinonimi

Euornithocheira Unwin, 2003

Sottogruppi

Pteranodontia è un gruppo estinto di pterosauri ornithocheiroidi vissuti nel Cretaceo inferiore-superiore, circa 127-65 milioni di anni fa (Barremiano-Maastrichtiano) in Asia, Africa, Europa, Nord America e del Sud America.[1] Questi animali era uno dei gruppi di pterosauri più avanzati e la maggior parte di essi possedevano creste craniche altamente specializzate e voluminose che, probabilmente, avevano la funzione di attrarre il partener, con gli esemplari maschi che possedevano una cresta molto più grande delle femmine.

Classificazione

Il gruppo Pteranodontia fu originariamente nominato da OC Marsh, nel 1876. Nel 2003, è stata data una definizione filogenetica da David Unwin, come "l'antenato comune di Pteranodon e Nyctosaurus più tutti i suoi discendenti". Sebbene Marsh avesse originariamente chiamato questo gruppo sulla base dell'assenza condivisa di denti in quelle specie, la maggior parte delle analisi mostra che tutti i tradizionali pterosauri "ornithocheiroidi" sono anche membri di questo clade.

Di seguito è riportato un cladogramma che mostra i risultati di un'analisi filogenetica presentata per la prima volta da Andres e Myers nel 2014 e aggiornata con dati aggiuntivi di Andres e colleghi nel 2018:[2]

Ornithocheiroidea

Azhdarchoidea

 Pteranodontoidea 

Ornithocheiromorpha

 Pteranodontia 
Pteranodontidae

Geosternbergia sternbergi

Pteranodon longiceps

Tethydraco regalis

Nyctosauridae

Alamodactylus byrdi

Volgadraco bogolubovi

Cretornis hlavaci

Alcione elanius

Simurghia robusta

Muzquizopteryx coahuilensis

Barbaridactylus grandis

Nyctosaurus lamegoi

Nyctosaurus nanus

Nyctosaurus gracilis

Nel 2022, Fernandes et al. descrisse Epapatelo come un nuovo pteranodonte dell'Angola. Includendo Epapatelo nell'analisi filogenetica di Longrich et al. (2018), hanno recuperato un nuovo clade, Aponyctosauria, composto da Nyctosauridae, Alcione, Simurghia ed Epapatelo.[3]

Pteranodontia

Tethydraco

Pteranodon longiceps

Pteranodon sternbergi (Geosternbergia)

Alamodactylus

Volgadraco

Cretornis

Aponyctosauria

Epapatelo

Simurghia

Alcione

Nyctosauridae

Muzquizopteryx

Nyctosaurus lamegoi

Nyctosaurus grandis (Barbaridactylus)

Nyctosaurus nanus

Nyctosaurus gracilis

Paleobiologia

Locomozione

I pteranodonti, come gli altri pterosauri, sono sempre stati considerati abili volatori, capaci anche si muoversi a terra. Dalle impronte fossili di alcuni pterosauri, si è scoperto che gli pterosauri non tenevano gli arti ai lati del corpo, come i moderni rettili, ma li mantenevano eretti sotto il corpo, come i dinosauri. Anche se non si conoscono precise impronte di pteranodonti, è probabile che anch'essi camminassero eretti.[4] Tra gli pterosauri, gli pteranodonti avevano proporzioni degli arti insolitamente irregolari, con gli arti anteriori molto più lunghi degli arti posteriori. Tali proporzioni avrebbero richiesto particolari modalità di locomozione a terra, rispetto ad altri pterosauri. È possibile che gli pteranodonti corressero (ma non camminassero) da bipedi, o che usassero un'andatura saltellante.[4] Mike Habib, studioso specializzato negli pteosauri, ha notato che le proporzioni degli arti degli pteranodonti, come Anhanguera, sono coerenti con il salto.[5]

Gli pteranodonti furono tra le ultime faune di pterosauri al mondo. Insieme agli azhdarchidi, alcune specie di pteranodontidi, come Tethydraco, e nyctosauridi, come Alcione, Barbaridactylus e Simurghia, sono sopravvissute fino alla fine del Cretaceo superiore, nel Maastrichtiano.[6]

"Wyomingopteryx"

Il nome "Wyomingopteryx" appare in un dipinto di animali preistorici Morrison di Robert Bakker. Tuttavia, questo binome è un nomen nudum, ed è possibile che Bakker volesse coniare il nome "Wyomingopteryx" per un esemplare simile ad Istiodactylus (esemplare TATE 5999) ritrovato in Wyoming.[7][8]

Note

  1. ^ Richard J. Butler, Stephen L. Brusatte, Brian B. Andres e Roger B. J. Benson, How do geological sampling biases affect studies of morphological evolution in deep time? A case study of the Pterosauria (Reptilia: Archosauria), in Evolution, vol. 66, n. 1, 2012, pp. 147–162, DOI:10.1111/j.1558-5646.2011.01415.x.
  2. ^ B. Andres, J. Clark e X. Xu, The Earliest Pterodactyloid and the Origin of the Group, in Current Biology, vol. 24, 2014, pp. 1011–6, DOI:10.1016/j.cub.2014.03.030, PMID 24768054.
  3. ^ Alexandra E. Fernandes, Octávio Mateus, Brian Andres, Michael J. Polcyn, Anne S. Schulp, António Olímpio Gonçalves e Louis L. Jacobs, Pterosaurs from the Late Cretaceous of Angola, in Diversity, vol. 14, n. 9, 2022, 741, DOI:10.3390/d14090741.
  4. ^ a b M.P. Witton e M.B. Habib, On the Size and Flight Diversity of Giant Pterosaurs, the Use of Birds as Pterosaur Analogues and Comments on Pterosaur Flightlessness, in PLoS ONE, vol. 5, n. 11, 2010, p. e13982, DOI:10.1371/journal.pone.0013982, PMC 2981443, PMID 21085624.
  5. ^ Habib, M. (2011). "Dinosaur Revolution: Anhanguera." H2VP: Paleobiomechanics. Weblog entry, 20-SEP-2011. Accessed 28-SEP-2011: https://h2vp.blogspot.com/2011/09/dinosaur-revolution-anhanguera.html
  6. ^ Federico L. Agnolin e David Varricchio, Systematic reinterpretation of Piksi barbarulna Varricchio, 2002 from the Two Medicine Formation (Upper Cretaceous) of Western USA (Montana) as a pterosaur rather than a bird (PDF), in Geodiversitas, vol. 34, n. 4, 2012, pp. 883–894, DOI:10.5252/g2012n4a10.
  7. ^ Bakker, R.T. (1994) Unearthing the Jurassic. In: Science Year 1995. World Book Inc.:Chicago, London, Sydney, Toronto, 76-89. ISBN 0-7166-0595-3
  8. ^ Bakker, R.T. (1998). "Dinosaur mid-life crisis: the Jurassic-Cretaceous transition in Wyoming and Colorado". In Lucas, Spencer G.; Kirkland, James I.; Estep, J.W. Lower and Middle Cretaceous Terrestrial Ecosystems 14. New Mexico Museum of Natural History and Science Bulletin. pp. 67–77.

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