Sergej Stanislavovič Udal'cov
Sergej Stanislavovič Udal'cov, in cirillico, Сергей Станиславович Удальцов (Mosca, 16 febbraio 1977), è un attivista e politico russo, leader dell'Avanguardia della Gioventù Rossa attivista del Fronte di Sinistra.[1] È uno dei leader delle proteste russe del 2012 contro Vladimir Putin. BiografiaArrestiIl 24 luglio 2014 è stato condannato da un tribunale penale a quattro anni e cinque mesi di detenzione, con l'accusa di aver organizzato "disordini di massa" durante le proteste del 2012.[2] È stato rilasciato dal carcere nell'agosto 2017.[3] Il 4 dicembre 2011, il giorno delle elezioni legislative, Udal'cov è stato arrestato a Mosca con l'accusa di "aver insultato un poliziotto che lo aveva invitato ad attraversare la strada nel modo corretto" e detenuto per cinque giorni.[1] Appena rilasciato, Udal'cov è stato arrestato di nuovo e condannato a 15 giorni di reclusione per aver lasciato l'ospedale senza permesso l'ottobre precedente, mentre era in cura durante un altro periodo di detenzione.[1] A dicembre Amnesty International gli ha conferito lo status di "prigioniero d'opinione" e ne ha chiesto l'immediata liberazione.[4] Uno degli avvocati di Udal'cov, Violetta Volkova, ha fatto appello alla Corte europea dei diritti dell'uomo per il suo rilascio, citando numerose violazioni nella procedura.[1] Secondo l'avvocato Nikolaj Polozov, "queste accuse sono infondate e volte solamente a impedire a Sergej di esercitare il proprio diritto costituzionale alla libera espressione politica".[1] Manifestazioni del maggio 2012Udal'tsov è stato tra gli organizzatori principali delle manifestazioni tenute a Mosca per protestare contro l'insediamento di Vladimir Putin al Cremlino, e ne ha favorito l'approccio aggressivo nei confronti della polizia e dei limiti stabiliti dalle autorità per manifestare. È stato arrestato, rilasciato, arrestato di nuovo durante una manifestazione successiva e condannato a 15 giorni di reclusione. Il ricorso a manifestazioni violente è un cambio di tattica rispetto alle proteste anti-governative degli anni precedenti, che avevano regolarmente richiesto il permesso legale e avevano mantenuto un'atmosfera pacifica.[5] PoliticaIn un'intervista del gennaio 2012, Udal'cov ha dichiarato di sperare in una "democrazia diretta, dove il popolo può esprimersi attraverso referendum corretti e trasparenti, dove possono interagire con le autorità usando internet, dove può dire la sua suelle riforme sociali". Secondo Udal'cov, "non siamo nostalgici dell'Unione Sovietica, non lottiamo per il ritorno a un'economia pianificata dove l'iniziativa sociale era repressa, ma vogliamo preservare quello che c'era di buono nel sistema sovietico mentre adottiamo nuovi modelli di sviluppo; vogliamo vedere lo sviluppo sociale e democratico della Russia".[6] Il 22 febbraio 2012, dopo le elezioni presidenziali, Udal'cov è stato suggerito come prossimo segretario del Partito Comunista della Federazione Russa.[7] I rapporti tra il Fronte di Sinistra e il Partito Comunista sono molto stretti: Udal'cov ha lavorato come organizzatore per la campagna elettorale di Gennadij Zjuganov, che lo ha più volte descritto come suo alleato.[8] Contemporaneamente al suo avvicinamento al Partito Comunista, Udal'cov ha abbandonato l'ideologia marxista-leninista e si è definito sostenitore della socialdemocrazia, causando alcune controversie all'interno del Fronte Russo Unito del Lavoro.[9] Vita privataSergej Udal'cov è sposato con Anastasija Udal'cova. Sono noti come la "coppia rivoluzionaria" della scena politica russa.[10] Hanno due figli, Ivan (nato nel 2002) e Oleg (nato nel 2005).[1] Note
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