Uno degli elementi fondamentali della scherma tradizionale è l'uso delle gambe, mediante le quali l'atleta può indietreggiare per parare o schivare i colpi. Nella scherma in paralimpica ciò non è possibile, le carrozzine sono fissate alla pedana di gara in maniera quasi ortogonale alla stessa e l'atleta deve quindi avere un'enorme prontezza di riflessi per parare e portare il colpo, non potendo indietreggiare.
Vi è una classificazione a seconda del tipo e la portata della disabilità degli schermidori. Il sistema di classificazione consente agli schermitori di competere contro altri con un analogo livello di funzionalità. Scherma ha tre classi, A, B e C [3] e le sedie sono ancorate al suolo durante la competizione.
classe A: atleti con il movimento del tronco pieno e buon equilibrio;
classe B: atleti senza movimento delle gambe, ridotta funzionalità del tronco e scarso equilibrio;