Né il Ministero dell'interno né quello della giustizia italiani divulgano cifre e statistiche specifiche, dettagliate e precise sugli arresti dei cosiddetti «scafisti», molti dei quali recidivi[1], cui possono venire contestati i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio e omicidio colposo plurimo. Tuttavia, alcuni quotidiani di lingua francese hanno ricostruito alcune statistiche dalle quali si evince che l'origine degli scafisti è sensibilmente differente da quella dei migranti. Su 880 persone arrestate in Italia per questi fatti tra gennaio 2014 ed agosto 2015[2] si avevano: 279 egiziani, 182 tunisini, 77 senegalesi, 74 gambiani, 41 siriani, 39 eritrei, 29 marocchini, 24 nigeriani e 22 libici[3][4].
^Il fattore della recidività tra gli scafisti rende ancor più difficoltosa la compilazione di statistiche veritiere basate esclusivamente su notizie di giornale in quanto non sempre specificato, correndo quindi il rischio di contare più volte gli stessi.
^Statistiche immigrazione, in Ministero dell’Interno (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2016).
Bibliografia
Cristina Giudici, Mare Monstrum, Mare Nostrum: Migranti, scafisti, trafficanti. Cronache dalla lotta all'immigrazione clandestina, Torino, UTET, 2015. ISBN 978-88-511-3318-4