San Giorgio e il dragoQuella di san Giorgio e il drago è una leggenda medievale. TramaStando alle prime fonti che la descrivono, ovvero quelle del XI e XII secolo, la vicenda si svolge in Cappadocia. Nella Legenda Aurea del XIII secolo, la trama è invece ambientata in Libia.[1] Un drago estorceva dei tributi agli abitanti di un villaggio. Quando finirono il bestiame e le altre risorse da dare al mostro, essi iniziarono a dare in sacrificio uno di loro una volta all'anno. Ciò continuò fino a quando non venne scelta come tributo sacrificale una principessa. Onde evitare che ciò accadesse, il santo combatté il drago e lo sconfisse, liberando così la principessa. Storia del mitoLa leggenda getta le sue radici in epoca paleocristiana (Giasone e Medea, Perseo e Andromeda, Tifone, ecc.)[1] e ne esistono delle varianti più antiche che attribuiscono le gesta dell'eroe protagonista ad altri santi. Infatti, nei secoli IX e X, il mito era dedicato a San Teodoro Tiro; successivamente, nel XI secolo, si diffuse la più nota versione in cui a sconfiggere il drago è san Giorgio. La più antica testimonianza conosciuta di san Giorgio che uccide un drago si trova in un testo georgiano dell'XI secolo.[2][3] Nel XII secolo la leggenda e l'iconografia raggiunsero la tradizione cristiana occidentale attraverso le crociate[4] e si diffusero rapidamente nell'ambito culturale bizantino.[5] I cavalieri della prima crociata credevano che san Giorgio e i santi guerrieri Demetrio, Maurizio, Teodoro e Mercurio avessero combattuto al loro fianco ad Antiochia e Gerusalemme.[6] La leggenda si diffuse nella tradizione cristiana occidentale sulla base delle sue versioni latine dello Speculum historiale[7] e nella Legenda aurea.[8] Divenne anche uno dei più ricorrenti soggetti letterari e pittorico nel tardo Medioevo e nel Rinascimento, nonché parte integrante delle tradizioni cristiane relative a san Giorgio, tanto nella tradizione orientale che in quella occidentale. Nella simbologiaLa leggenda di san Giorgio ha una valenza simbolica. Il santo e il suo cavallo rappresentano la santità mentre il drago è simbolo del diavolo. Pertanto, la trama simboleggia la vittoria della santità sulle forze del male.[4] Note
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