Salvatore Sforza Cesarini, VII principe di Genzano

Salvatore Sforza Cesarini, XXIV Conte di Santa Fiora, VII principe di Genzano, II duca Sforza Cesarini
Principe di Genzano
Stemma
Stemma
In carica1816 –
1832
PredecessoreFrancesco Sforza Cesarini, VI principe di Genzano
SuccessoreLorenzo Sforza Cesarini per decisione della Sacra Rota
TrattamentoSua Grazia
NascitaRoma, 26 gennaio 1798
MorteRoma, 19 maggio 1832 (34 anni)
DinastiaSforza Cesarini
PadreFrancesco Sforza Cesarini, VI principe di Genzano
MadreGertrude Conti
ConsorteElisabetta Cusani Visconti
ReligioneCattolicesimo

Salvatore Sforza Cesarini, XXIV Conte di Santa Fiora, VII principe di Genzano, II duca Sforza Cesarini (Roma, 26 gennaio 1798[1]Roma, 19 maggio 1832), è stato un principe italiano.

Biografia

Nato a Roma nel 1798, Salvatore era figlio di Francesco Sforza Cesarini, VI principe di Genzano, I duca Sforza Cesarini e XXIII conte di Santa Fiora, e di sua moglie Gertrude Conti.

Alla morte del padre nel 1816, all'età di 18 anni venne chiamato a succedergli in tutti i titoli e possedimenti della famiglia in quanto unico erede maschio rimasto vivente. Alla morte del padre ereditò anche i titoli di duca di Poli, Guadagnolo e Rignano, ma provvedette a vendere i primi due già dal 1820 al ricco banchiere Marino Torlonia, fidanzato e poi marito (dall'anno successivo) di sua sorella, mentre il terzo finì in mano alla nobile famiglia romana dei Massimo. Tale vendita fu obbligata per la mancanza di liquidità che stava spingendo sempre più la famiglia sul lastrico.

Per risollevare le sorti della propria famiglia, nel 1818 si decise a prendere moglie nella persona della nobildonna milanese Elisabetta Cusani Visconti (1799-1838), la quale però si dimostrò sempre piuttosto frivola e si separò dal marito pochi anni dopo il matrimonio, tornando a Milano senza dargli un erede.

Salvatore morì a Roma il 19 maggio 1832, all'una e mezza di notte.[2] Alla sua morte, i titoli, i palazzi, i feudi ed i beni mobili passarono al fratellastro Lorenzo Filippo Montani (nato dalla relazione extraconiugale della madre), che dovette, per disposizioni testamentarie, mutare completamente il proprio cognome in Sforza Cesarini per poter accedere alla sua eredità. Lorenzo Sforza Cesarini sposò la nobildonna inglese Contessa Carolina Shirley da cui ebbe due figli, Francesco Sforza Cesarini IX Principe di Genzano, (sposato con la Principessa Vittoria Colonna Doria di Paliano) e Bosio (sposato con la Principessa Vincenza Santacroce di San Gemini) che continuarono la discendenza dei Duchi Sforza Cesarini.

Albero genealogico

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Sforza Giuseppe Sforza Cesarini, III principe di Genzano Gaetano I Sforza Cesarini, II principe di Genzano  
 
Vittoria Conti  
Gaetano II Sforza Cesarini, V principe di Genzano  
Maria Francesca Giustiniani Vincenzo Giustiniani, III principe di Bassano  
 
Costanza Boncompagni  
Francesco Sforza Cesarini, VI principe di Genzano  
Michelangelo Caetani, X duca di Sermoneta Gaetano Francesco Caetani, IX duca di Sermoneta  
 
Costanza Barberini  
Marianna Caetani  
Carlotta Zongo Ondedei  
 
Teresa Cima  
Salvatore Sforza Cesarini VII principe di Genzano  
Fortunato Conti  
 
 
Alessandro Conti  
 
 
 
Gertrude Conti  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note

  1. ^ Armando Schiavo, La fontana di Trevi e le altre opere di Nicola Salvi, Istituto poligrafico dello stato, 1956, p.161, n.1.
  2. ^ vedi qui

Bibliografia

  • N. Ratti, Della famiglia Sforza, ed. Salomoni, Roma, 1794

Predecessore Principe di Genzano Successore
Francesco Sforza Cesarini, VI principe di Genzano 1816 - 1832 Titolo estinto

Predecessore Conte di Santa Fiora Successore
Francesco Sforza Cesarini, VI principe di Genzano 1816 - 1832 Abolizione del feudalesimo

Predecessore Duca Sforza Cesarini Successore
Francesco Sforza Cesarini, I duca Sforza Cesarini 1816 - 1832 Lorenzo Sforza Cesarini, III duca Sforza Cesarini
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