Rupicapra pyrenaica parva
Il camoscio cantabrico (Rupicapra pyrenaica parva Cabrera, 1911) è una sottospecie di camoscio meridionale. Diffusione ed habitatCome intuibile dal nome comune, la sottospecie è diffusa nei Monti Cantabrici, nella Spagna settentrionale. In particolare, la maggior parte degli esemplari di camoscio cantabrico si concentrano nella zona centro-occidentale della catena montuosa, nelle comunità autonome di Castiglia e León, Asturie, Cantabria e Galizia (zona dei Picos de Europa). DimensioniSi tratta della sottospecie di camoscio di minori dimensioni (del resto il nome scientifico della sottospecie, parva, significa "piccola" in latino): misura infatti poco più di un metro di lunghezza, per un'altezza al garrese di 70-80 cm e un peso che difficilmente supera i 30 kg. AspettoLa colorazione è simile a quella delle altre due sottospecie di camoscio pirenaico, anche se generalmente tende ad essere più scura. Il manto estivo appare beige, mentre durante l'inverno esso viene sostituito da un ispido mantello di colore bruno-scuro che copre un sottopelo lanoso. Sia d'estate che d'inverno la parte inferiore del corpo rimane di colore più chiaro rispetto a quella superiore, così come resta ben visibile la caratteristica banda scura sugli occhi. BiologiaI camosci cantabrici maschi tendono a condurre vita solitaria, mentre le femmine possono vivere in gruppi di 4-5 per sorvegliare meglio i piccoli dai predatori, anche se non sono infrequenti le madri solitarie col proprio cucciolo. Essi passano la maggior parte del giorno brucando: quando un animale si sente minacciato, comincia a pestare gli zoccoli sul terreno e ad emettere un verso caratteristico simile ad uno starnuto, mettendo in guardia gli altri camosci. Questi animali possono raggiungere i 50 km/h su terreni aspri e accidentati, spiccando balzi lunghi anche 5 metri. RiproduzioneDurante l'autunno i maschi rompono l'isolamento e scendono a valle, dove si trovano le femmine coi cuccioli dell'anno precedente: essi vengono scacciati dal maschio, bramoso di accoppiarsi con le femmine in estro. Bibliografia
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