Rinaldo II di Gheldria

Reginaldo II
Duca di Gheldria
Stemma
Stemma
In carica13261343
PredecessoreRinaldo I
SuccessoreRinaldo III
Nome completoRinaldo o Reginaldo di Gheldria
Altri titoliConte di Zutphen
Nascita1295
Morte1343
Luogo di sepolturaabbazia di Graefenthal, Goch, Circondario di Kleve
DinastiaWassenberg
PadreReginaldo I di Gheldria
MadreMargherita di Fiandra
ConiugiSophia Berthout
Eleonora d'Inghilterra
FigliMargherita
Matilde
Elisabetta e
Maria, di primo letto
Rinaldo III e
Edoardo, di secondo letto
Religionecattolico
sigillo di Rinaldo

Reginaldo o Rinaldo di Gheldria; in francese: Renaud II de Gueldre (12951343) fu Conte di Gheldria e di Zutphen, dal 1326 al 1339, poi duca di Gheldria e Conte di Zutphen, dal 1339 alla sua morte.

Armi di Rinaldo II

Origine

Rinaldo, come ci viene confermato dal Kronijk van Arent toe Bocop era il figlio maschio primogenito del Conte di Gheldria e di Zutphen, Rinaldo I e della sua seconda moglie, Margherita Dampierre o di Fiandra[1], che, secondo il Kronijk van Arent toe Bocop, era figlia del Conte di Fiandra, Guido di Dampierre[2] e della sua seconda moglie Isabella di Lussemburgo († 1298), figlia di Enrico IV di Lussemburgo[3][4] e di Margherita de Bar.
Reginaldo I di Gheldria, come ci viene confermato dal Kronijk van Arent toe Bocop era il figlio maschio primogenito del Conte di Gheldria e di Zutphen, Ottone II e di Filippa di Dammartin[5], che, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, era figlia di Simone di Dammartin[6], conte d'Aumale e della moglie[7], Maria di Ponthieu, contessa del Ponthieu e di Montreuil, che, secondo il Roderici Toletani Archiepiscopi De Rebus Hispaniæ, era l'unica figlia del conte di Ponthieu, Guglielmo II e della moglie, Adele di Francia[8], contessa di Vexin, che era figlia del re di Francia, Luigi VII e della sua seconda moglie, Costanza di Castiglia[8], e sorellastra del re di Francia, Filippo II Augusto, come conferma anche la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[9].

Biografia

Dal 1316, Rinaldo affiancò nel governo delle contee il padre, Rinaldo I, governando come Rinaldo figlio del conte di Gheldria: un primo documento in cui opera come Rinaldo figlio maggiore del conte di Gheldria (Reinaldus senior filius comitis Gelriensis), è il n° 168, datato 1316, del Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, in cui conferma alla città di Zutphen tutti i suoi privilegi[10]; per poi governare praticamente da solo; nel 1319, Rinaldo operò una vendita con sempre più potere, come si può notare nel documento n° 183, sempre del Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, si cita Rinaldo signore figlio del conte di Gheldria (Reynaldus domini comitis Gelrensis filius), col consenso della famiglia, moglie, madre, zio e sorelle (Sophyæ nostræ uxoris, dominæ Margaretæ nostræ matris, domini Henrici de Flandria comitis Lodensis nostri avunculi, Philippæ et Elysabæ nostrarum sororum) ma non del padre[11].

Suo padre, Reginaldo I, morì nel 1326, come ci viene confermato dal Kronijk van Arent toe Bocop, e Rinaldo gli succedette come Rinaldo II[12]. La morte di Rinaldo I viene confermata da lettera n° 1309 del Rheinlande Vatikanischen, Band II di Papa Giovanni XXII alla vedova Margherita, datata 17 ottobre 1327[13].

Nel 1327, Rinaldo ebbe discussioni inerenti l'eredità paterna, e, nel 1328, combatté con successo per il vescovo di Liegi ricevendone una ricompensa[14].
Nello stesso anno, Rinaldo prese parte anche all'incoronazione dell'Imperatori del Sacro Romano Impero, Ludovico di Baviera a Roma, e, con l'estinzione dei Capetingi in Francia, sorsero controversie, che portarono Rinaldo ad un'alleanza a favore del re d'Inghilterra, Edoardo III[15].
In quel periodo, Rinaldo concesse i diritti di terra e diga per varie parti del paese e fissò così una legge tradizionale che fu poi tramandata[14].

Sua madre, Margherita morì nel 1331, come ci viene confermato dal Kronijk van Arent toe Bocop[2].

Nel 1333, Rinaldo secondo il documento n° 271 del Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 3 fu testimone della divisione di alcuni terreni della contea di Kleve[16].

Nel 1335, Rinaldo fece un testamento in cui nominava erede la moglie, Eleonora d'Inghilterra; il testamento è il documento n° 301 del Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland[17].

Dal 1337 Rinaldo appoggiò il re Edoardo III, che tra l'altro era suo cognato dal 1331[15], nelle sue pretese sul trono francese, combattendo, durante la guerra dei cent'anni al fianco di Edoardo III nelle Fiandre, divenendo suo rappresentante reale nelle Fiandre[18].

Il documento n° 333 del Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 3 ci propone un patto di reciproca difesa tra Rinaldo (Reynaldus comes Gelrensis et Zutfenensis) ed il genero, Goffredo di Loos, signore di Millen(dominus Godefridus miles, natus domini comitis Lossensis, dominus in Millen, noster gener)[19].

Il 19 marzo 1339 Rinaldo fu riconosciuto duca di Gheldria e conte di Zutphen al parlamento di Francoforte da Ludovico il Bavaro[15].

Nel 1342 fondò il monastero certosino di Monnikhuizen vicino ad Arnhem[20]. Nel 1343 Rinaldo trasferì la sua residenza da Geldern a Nimega, ma morì improvvisamente ad Arnhem lo stesso anno e fu sepolto nell'abbazia di Graefenthal[20], vicino a Goch.
Essendo i suoi figli maschi minorenni gli succedette il primogenito, Rinaldo, con la reggenza della seconda moglie, Eleonora d'Inghilterra[21].

Matrimoni e discendenza

L'11 gennaio 1311 Rinaldo, a Roermond, secondo ill Kronijk van Arent toe Bocop, aveva sposato Sofia Berthout[12] († 6 maggio 1329), erede della signoria di Malines[12], figlia del signore di Malines, Fiorenzo Berthout e di Matilde di Marck, e nipote del vescovo di Utrecht (1296-1301), Guglielmo Berthout; il 13 maggio 1311 era stata rilasciata la dispensa papale da papa Clemente V, come da documento n° 338 del , band II (non consultato)[22]; nel 1319, suo il marito, Rinaldo, operò una vendita, col consenso anche di Sofia, come si può notare nel documento n° 183, sempre del Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, si cita Rinaldo signore figlio del conte di Gheldria (Reynaldus domini comitis Gelrensis filius), col consenso della famiglia, moglie, madre, zio e sorelle (Sophyæ nostræ uxoris, dominæ Margaretæ nostræ matris, domini Henrici de Flandria comitis Lodensis nostri avunculi, Philippæ et Elysabæ nostrarum sororum) ma non del padre[11]. Sofia prima di morire redasse un testamento in cui dichiarava suo erede il marito Rinaldo (Reynauts des greven soen van Gelren), come da documento n° 15 del Codex Diplomaticus Neerlandicus, Second Series, [eerste deel], Part 1 (non consultato)[22]; Sofia morì il 6 maggio 1329 e secondo il Kronijk van Arent toe Bocop fu sepolta nell'abbazia di Graefenthal, Goch, Circondario di Kleve[15].
Rinaldo da Sofia ebbe quattro figlie[22][23]:

  • Margherita, erede di Malines (1320 - † 1344), che ereditò la signoria di Malines, come da documento n° 268, datato 1º marzo 1333 del Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, inerente al fidanzamento di Margherita con Gerardo di Jülich[24], non andato a buon fine;
  • Matilde (1325 - † 21 settembre 1384 a Huissen), ebbe tre mariti e fu duchessa di Gheldria[12], in conflitto con la sorella, Maria;
  • Elisabetta / Isabella (1327 † 10 Dicembre 1376, sepolta nel monastero di Graefenthal), citata nel testamento del padre[17];
  • Maria (1328 † novembre 1397), sposata col duca Guglielmo II di Jülich fu duchessa di Gheldria[18], in conflitto con la sorella, Matilde.

Il 20 ottobre 1331, in seconde nozze, Rinaldo sposò la principessa Eleonora d'Inghilterra, figlia re d'Inghilterra, Edoardo III[15], il contratto di matrimonio era stato concordato l'8 giugno 1331, come da documento n° 252 del Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland[25].
Rinaldo da Eleonora ebbe due figli[22][23]:

Note

  1. ^ (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 188
  2. ^ a b (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 190
  3. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXV, Iohannis de Thilrode Chronicon, capitulum 19, pagina 575 Archiviato il 13 ottobre 2017 in Internet Archive.
  4. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Iohannis de Thielrode Genealogia Comitum Flandriæ, pagina 335 Archiviato il 13 ottobre 2017 in Internet Archive.
  5. ^ (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 184
  6. ^ (LA) #ES MGH SS 23, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1239, pagina 947
  7. ^ (LA) Recueil de documents pour servir à l´histoire de Montreuil-sur-Mer 1000-1464, supplément au cartulaire municipale, doc. VI, pagg 9 e 10
  8. ^ a b (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 12, Roderici Toletani Archiepiscopi De Rebus Hispaniæ, libro IX, cap. VII, par. 7, pag 383
  9. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1165, pag 848 Archiviato il 24 maggio 2018 in Internet Archive.
  10. ^ (LA) Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, doc. 168, pagina 168
  11. ^ a b (LA) Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, doc. 183, pagina 188
  12. ^ a b c d (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 191
  13. ^ (LA) Rheinlande Vatikanischen, Band II, lettera 1309, pagina 85
  14. ^ a b (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pagg. 191 e 192
  15. ^ a b c d e (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 192
  16. ^ (NL) Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 3, doc. 271, pag. 219
  17. ^ a b (NL) Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, doc. 301, pagg. 338 - 347
  18. ^ a b (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pagg. 195 - 197
  19. ^ (LA) Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, doc. 333, pag. 265
  20. ^ a b (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 197
  21. ^ a b c (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 195
  22. ^ a b c d (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Conti di Gheldria - REINALD van Gelre
  23. ^ a b (EN) #ES Genealogy : The House of Geldern-Heinsberg - Reinald II
  24. ^ (NL) Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, doc. 268, pagg. 300 - 305
  25. ^ (LA) Gedenkwaardigheden uit de geschiedenis van Gelderland, doc. 252, pagg. 263 - 272
  26. ^ (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 312
  27. ^ (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pagg. 315 e 316

Bibliografia

Letteratura storiografica

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