Rifugio Gualtiero Laeng
Il rifugio Gualtiero Laeng è un rifugio situato nel comune di Borno, in val Camonica, alle pendici del Pizzo Camino, a 1.760 m s.l.m. StoriaIl rifugio è dedicato a Gualtiero Laeng (Walther Laeng, Brescia, 10 maggio 1888 – Brescia, 24 dicembre 1968), alpinista e storico italiano che nel 1909 segnalò per la prima volta ufficialmente l'esistenza delle incisioni rupestri della Valcamonica al Comitato per la protezione dei monumenti. È uno degli unici due rifugi gestiti nel gruppo del Pizzo Camino (l'altro è il rifugio San Fermo, situato anch'esso in territorio comunale di Borno ma sul versante opposto della montagna). Prima della seconda guerra mondiale in questo luogo esisteva già un rifugio alpino, il rifugio Coppellotti, che venne distrutto dai tedeschi per ritorsione in seguito ad una imboscata dei partigiani della bergamasca 1944. Caratteristiche e informazioniIl rifugio è di proprietà della sezione di Cedegolo del Club Alpino Italiano, ma è attualmente gestito dai volontari dell'Operazione Mato Grosso, un'associazione no-profit che utilizza a scopo benefico i proventi dell'esercizio di questo ed altri rifugi. È aperto al pubblico da inizio luglio sino a tutto il mese di agosto. In giugno e settembre è aperto nei fine settimana. Il rifugio offre la possibilità di pernottamento sino a un massimo di 16 posti letto. Nei periodi di chiusura è possibile comunque usufruire del locale invernale annesso al rifugio, dotato però di soli 5 posti letto e provvisto di coperte. AccessiIl rifugio si raggiunge esclusivamente a piedi, lungo sentieri comunque ben segnalati e alla portata di tutti gli escursionisti. Dal centro di Borno si percorre la strada comunale in direzione del lago di Lova (questo tratto è praticabile anche in fuoristrada), dopodiché, al bivio poco prima del lago, si prende la strada sterrata (coincidente con il segnavia 82). Superato il limite del bosco si prende il sentiero 82/a che in breve conduce al rifugio. Ascensioni
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