Smalley morì ad appena 62 anni di leucemia. Il Senato degli U.S.A. l'ha onorato proclamandolo "Father of Nanotechnology".
Vita personale
Smalley è stato sposato quattro volte, con Judith Grazia Sampieri (1968-1978), Mary L. Chapieski (1980-1994), Jonell M. Chauvin (1997-1998) e Deborah Sheffield (2005), e ha avuto due figli, Chad Richard Smalley (nato l'8 giugno 1969) e Preston Reed Smalley (nato l'8 agosto 1997).[1]
Opinioni religiose
Smalley, che aveva preso lezioni di religione e scienza presso l'Hope College, ha riabbracciato la sua fede cristiana in età avanzata, in particolare durante i suoi ultimi anni.[2]
Durante l'ultimo anno della sua vita, Smalley ha scritto: "Anche se ho il sospetto che non sarò mai completamente in grado di capire, ora so che la risposta è molto semplice: È vero: Dio ha creato l'universo circa 13,7 miliardi di anni fa, e da allora è coinvolto nella sua creazione".[2]
«"My short two years at Hope starting as a freshman in 1961 were immensely important to me. I went to chapel, studied religion, and attended church more than I had ever done before, and was with people who took to these issues seriously. I valued that greatly back then. Recently I have gone back to church regularly with a new focus to understand as best I can what it is that makes Christianity so vital and powerful in the lives of billions of people today, even though almost 2000 years have passed since the death and resurrection of Christ. "»
^2015 Awardees, su American Chemical Society, Division of the History of Chemistry, University of Illinois at Urbana-Champaign School of Chemical Sciences, 2015. URL consultato il 1º luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2016).
^Citation for Chemical Breakthrough Award (PDF), su American Chemical Society, Division of the History of Chemistry, University of Illinois at Urbana-Champaign School of Chemical Sciences, 2015. URL consultato il 1º luglio 2016.