Renato ScalaRenato Scala (Firenze, 17 febbraio 1928 – Torino, 26 maggio 2006) è stato un paroliere e scrittore italiano. BiografiaDi famiglia di origine napoletana, nei primi anni '50 si laurea in medicina, specializzandosi in Odontoiatria; appassionato di musica inizia a scrivere testi per canzoni, attività che continuerà per tutta la vita pur continuando ad esercitare la professione di medico. Negli anni '60, grazie alla sua attività di medico dell'Enpals torinese, si lega alle etichette torinesi Excelsius, Kansas e DKF Folklore, scrivendo per molti artisti legati ad esse (come Silva Grissi o Gina Gey); inoltre collabora con Vasso Ovale e Mariolino Barberis. Nel 1968 scrive il testo (insieme a Domenico Serengay) di quello che è il suo maggiore successo come autore, Guarda, su musica di Turi Golino, lanciato dai Rogers ed inciso in seguito da molti altri artisti (tra cui Carmen Rizzi con l'orchestra di Luigi Boccaccio e i Flashmen); Guarda vince, nello stesso anno, il premio "Juke-box d'oro", consegnato durante il Premio Regia Televisiva di Salsomaggiore da Daniele Piombi a Golino[1]. Sempre nello stesso anno scrive il testo di Vorrei per Silva Grissi (su musica firmata da Raf Cristiano, che è in realtà una rielaborazione dell'"Adagio" di Tomaso Albinoni, che però non viene citato nell'etichetta) che ottiene un buon successo anche in Grecia (pubblicato tradotto in Γιατι, che significa Perché), e scrive il testo della versione italiana di Something Blue di Gene Mc Daniels (che diventa, nell'incisione di Gina Gey, Qualcosa di blu). Con Umberto Tozzi scrive nel 1974 la canzone Bluff per il gruppo Quadro d'autore. Nel 1975 partecipa al Festival di Sanremo con Lettera, presentata da Antonella Bellan. Nel 1978 conduce sulla televisione privata torinese Telestudio il programma Facciamo insieme tredici, insieme a Roberto Marchisio[2]. Nel 2003 pubblica con le edizioni Ananke il libro Per amore[3]. Risultano depositate alla Siae a suo nome 123 canzoni[4]. Le principali canzoni scritte da Renato Scala
Note
Bibliografia
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