Real World Studios

Real World Studios

I Real World Studios sono studi di registrazione residenziali creati da Peter Gabriel nel villaggio di Box, Wiltshire, vicino alla città di Bath, Inghilterra. Sono strettamente associati all'etichetta discografica Real World Records e al festival musicale Womad.[1]

Storia

Nel 1986, quando Peter Gabriel ultimò l'album So, decise di trasferirsi dalla Ashcombe House in una struttura di registrazione permanente, possibilmente vicino all'acqua.[2] L'intenzione di Gabriel era quella di realizzare uno studio in grado di promuovere la creatività, la collaborazione e il senso di comunità.[3] Gabriel, David Stallbaumer e Mike Large esaminarono diversi siti, per lo più vecchi mulini, nell'area di Bath.[4] Il sito per i Real World aveva le dimensioni e lo spazio che volevano, aveva un fiume, si trovava immerso nella natura ed era accessibile da Londra con Bath a meno di 13 km di distanza.[3][5]

Il Box Mill (noto anche come Pinchin's Mill) di 200 anni è un mulino ad acqua sul Bybrook. Nel 1864 faceva parte della Box Brewery di proprietà della famiglia Pinchin che in quell'anno chiuse la Northgate Brewery di Pulteney Bridge a Bath. Nel 1867 fu descritto come un mulino per il mais e una malto. Gabriel acquisto il mulino da Spafax nel 1987 e indisse un concorso per il progetto, al quale presero parte cinque architetti tra cui Neil Grant, che disegnò la struttura.[3] I Feilden Clegg Bradley Studios vinsero il concorso e nel 1987 iniziarono i lavori di ristrutturazione per un valore di 1 500 000 £.[6]

Peter Gabriel volle mantenere il più possibile il carattere del vecchio mulino, introducendo nel design elementi moderni.[3] Il mulino venne ristrutturato, i vani furono convertiti in studi di registrazione, venne aggiunto un ulteriore edificio ("The Big Room") e furono creati spazi per alloggi.[7] I Real World Studios furono aperti ufficialmente nel 1987,[2][4] ma i lavori di ristrutturazione continuarono fino al 1989.[6]

Descrizione

I Real World Studios furono realizzati per la maggior parte con elementi naturali.[3] La Writing Room e la Work Room sono riservate a Peter Gabriel, mentre le altre sale sono affittabili.[3] Alcune sale al piano terra possiedono un pavimento pochi centimetri sotto il livello dello stagno.[3]

Con un palco e una sala ADR, i Real World Studios hanno ospitato progetti cinematografici e televisivi tra cui Quantum of Solace, La bussola d'oro, Green Zone e The No. 1 Ladies' Detective Agency. Il complesso ospita anche una grande sala prove, uno studio per rumoristi, uno studio di missaggio surround 7.1 con servizi di doppiaggio, cucina/sala da pranzo (con uno chef in loco) e alloggi che includono un cottage di produzione. Gli studi sono dotati di quattro stanze o room:

  • La Big Room di 185 m² dello studio è dotata di un mixer e apparecchiature esterne aggiuntive che circondano la stanza. La Big Room fu progettata per essere un grande spazio di registrazione collaborativo e senza pareti divisorie, rispettando l'idea di Gabriel di far lavorare nello stesso spazio l'artista, il produttore e l'ingegnere del suono.[3][8] Ospita anche due cabine di isolamento.[8] La Big Room è stata successivamente attrezzata per ospitare il missaggio da re-registrazione per progetti cinematografici e televisivi.
  • La Wood Room è adiacente alla Big Room e all'interno del vecchio mulino. È dotata di una cabina acustica, un soppalco e schermi acustici mobili. Può essere prenotata insieme alla Big Room o in modo indipendente per progetti di budget inferiori.[9]
  • La Red Room è dedicata al missaggio, alla produzione e alla scrittura. È dotata di mixer e di un pianoforte, ma su richiesta sono forniti sintetizzatori, tastiere e chitarre.[10]
  • La Rehearsal Room è la sala prove insonorizzata e acusticamente asciutta per le prove di una band o la pre-produzione di un tour.[11] Possiede anche un'area ricreativa in comune con bollitori per tè, macchine del caffè e microonde.[11]

I Real World studios sono dotati anche di una zona residenziale, con camere da letto, cucine e sale da pranzo, da affittare durante i periodi di pausa o riposo.[12]

Clienti

Fonte:[13]

Solisti/e

Gruppi musicali

Note

  1. ^ (EN) Real World Studios - Residential Recording near Bath, England, su Real World Studios, 1º maggio 2016. URL consultato il 28 marzo 2021.
  2. ^ a b (EN) Anton Spice, Inside Real World Studios, Peter Gabriel's recording sanctuary, su The Vinyl Factory, 16 maggio 2017. URL consultato il 28 marzo 2021.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Real World Studios: A behind the scenes tour, su Tape Op. URL consultato il 28 marzo 2021.
  4. ^ a b (EN) History, su Real World Studios, 17 ottobre 2016. URL consultato il 28 marzo 2021.
  5. ^ (EN) Peter Gabriel's Real World Studios clean up with iZotope's RX, su Timespace, 21 maggio 2015. URL consultato l'11 ottobre 2015.
  6. ^ a b (EN) Real World Studios, su Feilden Clegg Bradley Studios. URL consultato il 2 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2021).
  7. ^ (EN) Betty Wood e Tomo Taka, Striking a chord: recording studios that sync design and function, su The Spaces. URL consultato il 10 aprile 2017 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2017).
  8. ^ a b (EN) The Big Room, su Real World Studios, 5 maggio 2016. URL consultato il 28 marzo 2021.
  9. ^ (EN) The Wood Room, su Real World Studios, 5 maggio 2016. URL consultato il 28 marzo 2021.
  10. ^ (EN) The Red Room, su Real World Studios, 2 maggio 2016. URL consultato il 28 marzo 2021.
  11. ^ a b (EN) The Rehearsal Room, su Real World Studios, 2 maggio 2016. URL consultato il 28 marzo 2021.
  12. ^ (EN) Residential, su Real World Studios, 2 maggio 2016. URL consultato il 28 marzo 2021.
  13. ^ (EN) Clients, su Real World Studios. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  14. ^ Oltre - Claudio Baglioi, su Discografia Nazionale della canzone italiana. URL consultato il 28 marzo 2021.
  15. ^ Da riscoprire: la storia di 'Oltre' di Claudio Baglioni, su Rockol. URL consultato il 28 marzo 2021.
  16. ^ Filippo Maria Caggiani, Oltre: storia e analisi del capolavoro di Claudio Baglioni (PDF), Lulu.com, 2010, pp. 15 e 19, ISBN 978-1-4467-4308-9. URL consultato il 28 marzo 2021.
  17. ^ Caffè de la paix - Franco Battiato, su Discografia Nazionale della canzone italiana. URL consultato il 3 aprile 2021.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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