Il beato Ranieri dal Borgo (Sansepolcro, ... – Sansepolcro, 1º novembre 1304) è stato un religioso italiano.
Frate francescano, visse a Borgo San Sepolcro a stretto contatto con i poveri, ragione per cui fu venerato dal popolo come santo fin dal momento della morte, avvenuta il 1º novembre 1304[1]. Pochi giorni dopo il Comune fece erigere in suo onore un altare monumentale tuttora presente nella Chiesa di San Francesco[2].
Ranieri, che è invocato dalle partorienti perché fra i miracoli a lui attribuiti figura la resurrezione di due bambini, fu beatificato nel 1802 da papa Pio VII[3]. Il corpo del beato, imbalsamato, è conservato nella cripta della chiesa di San Francesco[4].
Nel 2004, in occasione del settecentesimo anniversario della morte del beato Ranieri, il Comune di Sansepolcro ha fatto rifondere la campana Raniera a lui dedicata che, già dal 1314, era ospitata nel campanile della chiesa di San Francesco. Ad ogni nascita viene fatta suonare per annunciare il lieto evento.
Note
- ^ Andrea Czortek, Beato Ranieri (Raniero) da Sansepolcro, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato l'8 settembre 2009.
- ^ Vi si legge, in latino: «Nell'anno del Signore 1304, nella festa di tutti i santi, il santo Ranieri migrò al Signore. In quell'anno il comune del Borgo fece fare quest'altare per onore di Dio e per la magnificenza di detto santo. Amen». Cfr. Czortek, cit.
- ^ Czortek, cit., specifica anche che la memoria liturgica ricorre il 31 ottobre, dopo lo spostamento dell'originaria data di celebrazione (1º novembre) per la coincidenza con la festività di Ognissanti.
- ^ La scoperta, nel 2006, del fatto che la salma era priva di un braccio ha fatto pensare ad un furto sacrilego. Cfr. Furto sacrilego a Sansepolcro, rubato un braccio del Santo Ranieri, in ArezzoNotizie.it, 15 gennaio 2006. URL consultato l'08-07-2009.
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