La Quinta riunione degli scienziati italiani fu un incontro dei principali studiosi provenienti dai diversi Stati della penisola italiana svoltosi a Lucca nel 1843.
Per la quinta riunione Carlo Luciano Bonaparte aveva in mente la città di Modena, dove si trovava l'Accademia italiana delle scienze detta dei XL ma il Duca Francesco IV negò categoricamente il suo patrocinio. Andò male anche con Parma, la seconda scelta, così alla fine si decise di ripiegare sul Ducato di Lucca.
Lucca aveva una piccola università con sole tre facoltà di carattere scientifico e legale, la mancanza di una sede prestigiosa fece sì che il congresso venisse considerato fin dai suoi esordi un evento di minore rilievo, quasi di transizione. Nonostante ciò il dispiegamento delle forze dell'ordine fu massiccio in quanto si era sparsa la notizia, rivelatasi poi infondata, che la Giovine Italia di Mazzini volesse organizzare una vera e propria rivoluzione con l'obiettivo di invadere il Granducato.
«Comodi e ben disposti sono i locali per le adunanze generali e parziali, e le Stanze, che appartengono ad una società di tal nome, assegnate alle conversazioni serali, vaste, benissimo allestite, provvedute di molti giornali politici, scientifici e letterari, offrono un gradito trattenimento, e fanno dimenticare il teatro, ove però si eseguisce assai bene l'opera di Verdi, I Lombardi alla prima crociata, dalla Frezzolini, da Poggi e altri distinti artisti.[1]»
Medaglia commemorativa
In occasione della riunione venne distribuita ai partecipanti una medaglia commemorativa.[2]
Dritto: CASTRVCCIO ANTELMINELLI Busto a destra con cappuccio piumato. Sotto: G. GIROMETTI·F.
Rovescio: Nel campo su sei righe con fregio tra la quinta e la sesta: LVCCA / AI SAPIENTI / DEL QVINTO CONGRESSO / COL FAVORE / DI CARLO LODOVICO / MDCCCXXXXIII
Guida di Lucca
Agli scienziati venne distribuita la pubblicazione Guida di Lucca e dei luoghi più importanti del Ducato pubblicata appositamente per il congresso.[3]