Queen Bitch
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«She's so swishy in her satin and tat (IT)
«Lei è così effemminata in raso e pizzo Queen Bitch è un brano musicale scritto dall'artista inglese David Bowie, decima traccia dell'album Hunky Dory del 1971. Nel 1974 venne pubblicato due volte su 45 giri, come lato B di Rebel Rebel e di 1984, quest'ultimo uscito negli Stati Uniti.[2][3] Il brano si trova al secondo posto nella classifica delle 20 migliori canzoni glam rock del quotidiano inglese The Guardian, dopo Hot Love dei T. Rex.[4] Il brano«Un cocktail pansessuale, un urlo di tradimento e gelosia proveniente da un'oltretomba gay.» Queen Bitch è l'ultimo dei tributi alle influenze statunitensi di David Bowie che compongono la seconda parte di Hunky Dory ed è forse la traccia che più di altre rivela gli orientamenti futuri del cantante. Si tratta di un vivace pastiche del materiale dei Velvet Underground dominato dalla chitarra elettrica di Mick Ronson, in cui lo stile vocale di Bowie prende spunto direttamente da quello stile aspro e quasi totalmente privo d'intonazione di Lou Reed.[6] L'omaggio all'influenza esercitata da brani come I'm Waiting for the Man e White Light/White Heat è rivelato anche dalle note di copertina di Hunky Dory: "Some V.U. White Light returned with thanks" ("Un po' di Luce Bianca dei Velvet Underground restituita con tante grazie"). Anche il testo deve molto alla poesia urbana di Lou Reed e alle immagini di strada evocate dall'artista newyorkese, un ritratto di seduzione e tradimento descritto con il gergo omosessuale del Greenwich Village e filtrato con la sensibilità dandy di David Bowie.[6][7] (EN)
«I'm up on the eleventh floor and I'm watching the cruisers below (IT)
«Sono su all'undicesimo piano a guardare gli adescatori di sotto Nel testo si possono trovare velati riferimenti anche ad altre icone del periodo come l'accenno a Sister Ray dei Velvet Underground ma anche un'allusione, allora più immediata di adesso, a Flo & Eddie, già fondatori dei Turtles ed ex membri dei Mothers of Invention di Frank Zappa che in quel periodo fornivano le voci di accompagnamento ai T. Rex di Marc Bolan.[6] Formazione
Queen Bitch dal vivoIl brano fece il suo esordio nella sessione BBC registrata il 3 giugno 1971 per il John Peel's Sunday Concert, alla quale seguirono quelle registrate l'11 e il 18 gennaio 1972 per Sounds of the 70s. Dopo lo Ziggy Stardust Tour 1972 venne inclusa nelle scalette dello Station to Station Tour 1976, del Sound + Vision Tour 1990 e dell'Earthling Tour 1997. Tra le occasioni "estemporanee" in cui è stata eseguita dal vivo:
PubblicazioniQueen Bitch si trova in Bowie at the Beeb del 2000 e Live Santa Monica '72 del 2008. Altre versioni dal vivo sono presenti nella raccolta semi-ufficiale RarestOneBowie del 1995, nel DVD Best of Bowie del 2002 e nel bonus disc della riedizione di Station to Station del 2010. Il brano è incluso anche nella colonna sonora dei film Run Fatboy Run del 2007, Milk del 2008 e Il maledetto United del 2009. CoverTra gli artisti che hanno pubblicato cover di Queen Bitch:
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni |