Punto di rammollimentoIn scienza dei materiali, il punto di rammollimento è un particolare stato termodinamico (rappresentato da determinate condizioni di temperatura e pressione) in corrispondenza del quale un materiale che non abbia un punto di fusione definito (ad esempio lega metallica o materiale plastico) comincia a rammollirsi.[1] Nel caso del vetro (che è un "fluido sottoraffreddato", quindi è un solido amorfo) il punto di rammollimento corrisponde alle condizioni di temperatura e pressione alle quali il vetro collassa su se stesso se viene applicato un carico relativamente basso.[2] Il punto di rammollimento può essere misurato attraverso le seguenti norme ASTM[3] o UNI:
Nella seguente tabella sono riportati i punti di rammollimento di alcuni tipi di vetro:[5]
Prova di VicatLa prova di Vicat, normata secondo ASTM-D1525 o ISO 306, consiste nell'utilizzo di un penetratore circolare con sezione trasversale di 1 mm² sottoposto a un carico di 10 N o 50 N sulla superficie del materiale in esame. La temperatura alla quale il penetratore entra nel materiale alla profondità di 1 mm coincide con la temperatura di Vicat.[6][7] Ring and ballDetto anche "palla-anello", questo metodo si applica al bitume e ad altre sostanze plastiche o resinose. In questo test, il punto di rammollimento di una sostanza è misurato osservando la temperatura alla quale una biglia d'acciaio di dimensioni standardizzate attraversa un anello riempito con il campione, il tutto immerso in un bagno termostatico di acqua (per punti di rammollimento inferiori a 80 °C) o glicerolo (per punti di rammollimento superiori). La temperatura del bagno termostatico viene aumentata di 5 °C al minuto; il peso della biglia deforma il campione che scivola lentamente attraverso l'anello. Il punto di rammollimento è la temperatura registrata nel momento in cui il campione tocca una piastra posta 25 millimetri sotto l'anello. Le dimensioni della biglia e dell'anello sono normate dalle agenzie nazionali di standardizzazione.[8] Note
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