Auricula in latino significa orecchia e si riferisce alla particolare forma delle foglie che ricorda vagamente le orecchie degli orsi (anche nel nome italiano sussiste un tale riferimento).
L'attuale binomio scientifico ("Primula auricula") è stato definito da Linneo nel 1753.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Aurikel oppure Flühblümchen; in francese si chiama Primevère auricule; in inglese si chiama Auricola.
Descrizione
È una pianta perenne di aspetto quasi cespitoso la cui altezza varia da 5 ed i 25 centimetri. La fioritura è unica nel corso dell'anno (sono piante monocarpiche = un solo frutto nell'arco della stagione). La forma biologica è del tipo emicriptofita rosulata (H ros), ossia sono piante con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, con foglie disposte a formare una rosetta basale.
Parte ipogea: la parte ipogea del fusto consiste in un breve rizoma ad andamento obliquo.
Parte epigea: la parte aerea consiste in un sottile fusto lungo al massimo 15–20 cm e afillo.
Foglie
Le foglie sono spiralate in rosetta (sono presenti solo le foglie basali o radicali a inserimento sessile). Sono obovate-spatolate, arrotondate all'apice e di consistenza carnosa (quasi coriacea). La superficie è liscia e glabra, quella superiore è verde lucido, mentre quella inferiore ha un verde sbiadito. Il margine è dentellato nella parte apicale ed è di colore bianco-cartilagineo. Queste foglie possiedono degli apparati ghiandolari acquiferi (chiamati “idatoi”) che hanno la funzione di eliminare i liquidi in eccedenza (acqua o anche carbonato di calcio)[2]. Dimensioni delle foglie: larghezza 2 – 5,5 cm; lunghezza 3 – 10 cm.
Infiorescenza
L'infiorescenza è un'ombrella a portamento reclinato formata da diversi fiori ognuno col suo peduncolo a consistenza farinosa. Alla base dell'infiorescenza sono presenti delle brattee fogliose (quasi membranose) a margine intero e di forma ovata. Dimensione delle brattee 1 – 4 mm. Lunghezza dei peduncoli : 10 – 20 mm.
Calice: il calice (gamosepalo) e di aspetto farinoso (o pruinoso) è formato da cinque denti (sepali) acuti saldati insieme per buona parte (i denti occupano i 2/5 o 1/2 della sua lunghezza). La forma del calice è campanulata-emisferica ed è persistente. Lunghezza del calice : 4 – 5 mm.
Corolla: la corolla (gamopetala) “ipocrateriforme” è più lunga del calice ed è a lembo piano costituita da 5 petaliobcordati e retusi alla sommità. La corolla è “ipogina”, ossia i petali sono inseriti sul ricettacolo al di sotto dell'ovario. La parte interna della corolla è cilindrica. Lunghezza del tubo: 9 – 12 mm. Dimensione dei lobi: larghezza 6 mm, lunghezza 8 mm.
Androceo: gli stami sono 5 con brevi filamenti (non sporgono dalla corolla). Gli stami sono “epipetali” ossia sono inseriti direttamente nella corolla, (in posizione opposta ai petali) in alcuni casi, circa a metà del tubo corollino: in questo caso sono inclusi; in altri casi sono inseriti all'altezza della sommità della corolla (appena sotto le fauci) e in questo caso non sono inclusi ma sporgono dalle fauci.
Gineceo: l'ovario è supero, uniloculare, formato da 5 carpelli saldati, con numerosi ovuli. La placenta è “assile” (o centrale), ossia attraversa diametralmente il pericarpo. Lo stilo è lungo e si affaccia alle fauci se gli stami sono inclusi nel tubo corollino (e quindi sono in posizione bassa), altrimenti è più corto e rimane chiuso nel tubo corollino con lo stigmacapitato localizzato quindi a metà corolla circa. Questo dimorfismo (“brevistilo” e “longistilo” nella stessa specie chiamato “eterostilia”) fu studiato dal Darwin e viene considerato uno degli aspetti più interessanti di questa specie (e di altre dello stesso genere). Questa proprietà impedisce una fecondazione “autogama” (o autoimpollinazione), mentre favorisce una fecondazione entomofila (e quindi più efficiente da un punto di vista genetico) da parte degli insetti. In effetti si riscontra che l'impollinazione tra individui con lo stesso tipo di “eterostilia” è inefficace. È interessante rilevare inoltre che in una stessa popolazione le due caratteristiche sono presenti ognuna esattamente con il 50% degli individui[4].
Habitat: l'habitat tipico per queste piante sono le rupi verticali, ripari sotto roccia, ma anche le praterie rase alpine-subalpine; il substrato preferito è calcareo (ma anche calcareo-siliceo), con pH basico e bassi valori nutrizionali del terreno con umidità media.
Distribuzione altitudinale: questa pianta vegeta dai 300 ai 2600 ms.l.m.; sui rilievi frequenta quindi i piani vegetazionali montano, subalpino e alpino.
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale[5]:
Formazione : comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
Classe : Asplenietea trichomanis
Ordine : Potentilletalia caulescentis
Tassonomia
Dato il grande numero di specie del generePrimula, questo viene suddiviso in trentasette sezioni. Primula auricula appartiene alla sezione Auricula (sottosezione Euauricula) caratterizzata dall'avere foglie carnose e piuttosto coriacee e con infiorescenza di tipo ombrellifero (raramente pauciflore) e con brattee di tipo foglioso[6].
La specie che più si avvicina a quella di questa scheda è la primula di Palinuro (Primula palinuri). Si differenzia soprattutto per il fusto che è legnoso e per la presenza, alla base dell'infiorescenza, di brattee molto più grandi; in effetti la forma biologica di questa pianta oscilla tra una camefita suffruticosa (Ch suffr) e una geofita rizomatosa (G rhiz). La diffusione inoltre è esattamente opposta alla Primula auricula: si trova solo al sud della nostra penisola, esclusivamente in ambiente marino.
Un'altra specie molto vicina a quella di questa scheda è Primula lutea Vill.; in passato considerata un sinonimo di Primula auricula, è in atto inquadrata come specie a parte.
Usi
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Proprietà curative: analgesico (attenua il dolore), bechica (azione calmante della tosse), antibatterico (blocca la generazione dei batteri), antinfiammatorio (attenua uno stato infiammatorio). Anticamente veniva usata contro i geloni e gli ascessi.
Note culturali
Questa pianta è raffigurata sulle monete da 5 centesimi di euro dell'Austria.
Note
^ab(EN) Primula auricula, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 15 ottobre 2023.
^ 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
^Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 26 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).