Ponte di Barbarano
Ponte di Barbarano è una frazione del comune di Barbarano Mossano, in provincia di Vicenza. Dista circa 4 chilometri da Barbarano Vicentino, di cui è stata frazione fino al 17 febbraio 2018. StoriaAgli inizi del Cinquecento la frazione di Ponte di Barbarano era un piccolo borgo e costituiva il punto di collegamento tra Vicenza, Padova e Venezia. In età romana la nascita del centro abitato contribuì alla costruzione della "strada della Riviera Berica" che da Este conduceva a Vicenza. Un'ulteriore tipologia di collegamento era quella fluviale lungo il canale Bisatto, il cui nome (che in lingua italiana significa "anguilla") si deve all'antica conformazione di anse e contro anse rettificate in due periodi per favorire la bonifica dell'area adiacente al lago di Fimon. I monaci Benedettini e i Veneziani rettificarono il tratto fino Ponte di Barbaranoe collegatolo con chiusa al fiume Bacchiglione per renderlo navigabile, la navigabilità duro molto poco dato che una piena distrusse le chiuse lungo il percorso e il fondo si alzo a causa dei depositi fangosi. Le barche partivano dal porticciolo di Ponte di Barbarano. Il nome della frazione trae origine dal ponte che fu costruito per collegare Ponte di Barbarano con l'adiacente frazione di Monticello. Il ponte risale agli anni intorno al 1520-1530 ed era caratterizzato da una stele affissa sul parapetto. La stele è conosciuta come "Stele dei Vicari" perché ci sono scolpiti, oltre allo stemma di Vicenza, gli stemmi di alcune famiglie i cui membri hanno ricoperto la carica di vicario del paese. Una nota importante da ricordare è la decisione del Senato Veneto di porre il paese sotto la protezione della Serenissima in seguito agli attacchi del 1509-11 delle truppe francesi, spagnole e tedesche che erano transitate per l'intero territorio di Barbarano. Alla fine del Settecento si conclude il governo veneziano e il paese viene inglobato dapprima nell'impero austro-ungarico e in seguito, dopo la dominazione napoleonica, annesso al Regno d'Italia. Monumenti e luoghi d'interesseEdifici religiosiChiesa del Sacro CuoreSorta negli anni 1923-1926 per dare risposta ad una popolazione notevolmente aumentata, venne solennemente inaugurata il 20 maggio 1926 e dedicata al Sacro Cuore di Gesù; nel 1942 divenne sede di una parrocchia di nuova istituzione. A progettare l'edificio - a pianta longitudinale, in stile neoromanico, con tre navate divise da colonne in pietra di San Gottardo a fusto liscio e con capitello a foglie d'acanto - fu l'architetto Ferruccio Chemello, il quale realizzò anche l'altare in pietra di Nanto con sfondi dorati.[2] VilleVilla Sangiofetti Pedrina Rigon e Oratorio del Santissimo RedentoreLa villa, dal 1544 proprietà della famiglia Traverso, nel corso dei secoli fu soggetta a diverse modifiche e ampliamenti, così come a passaggi di proprietà fino a giungere nel 1963 alla famiglia Rigon.[3] Villa GhiottoAnch'essa nominata nella denuncia d'estimo del 1544 come proprietà della famiglia Traverso, la villa fu oggetto di molte ristrutturazioni e ampliamenti. Vicino ad essa esisteva un oratorio dedicato ai Santi Leonzio e Carpoforo, patroni di Vicenza; vicino ad esso vi era una chiesa più antica, soggetta alla Pieve di Barbarano, ed entrambi gli edifici erano proprietà della famiglia Traverso; di essi non rimane traccia dalla fine dell'Ottocento, quando proprietaria divenne la famiglia Ghiotto. Manifestazioni ed eventi
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