Allo stadio iniziale di crescita assume una forma convessa, intimamente unito ad altri cappelli che gli crescono attorno; successivamente una forma di ostrica o di ventaglio, spesso cespitoso, imbricato con altri cappelli, a volte numerosi.
Il colore varia da bruno-violaceo, bruno-rossiccio o grigio-biancastro; il margine è involuto, liscio, ma a maturità tende ad appianarsi con andamento gibboso-lobato, presentando anche delle fratture.
Il diametro può misurare da 5 a 25 cm.
Cuticola
liscia, sericea, ma diventa decisamente vischiosa con il tempo umido.
Laterale od eccentrico, irregolarmente cilindrico, talvolta assai corto, assottigliato alla base, assume spesso un aspetto fusiforme; di colore bianco o biancastro, ricoperto più o meno fittamente di pruina di colore grigiastre o bruno-grigiastre; alto 2–6 cm e spesso 1–2 cm.
Sapore: dolciastro, molto gradevole, più aromatico ed intenso negli esemplari spontanei piuttosto che in quelli coltivati.
Ecologia
È un fungo carnivoro poiché il micelio può uccidere e digerire nematodi, e supplire in questo modo al fabbisogno del fungo in azoto.
Commestibilità
Eccellente, specialmente se il fungo viene cotto alla graticola, gastronomicamente molto versatile.
Si presta molto bene alla coltivazione, e può essere fatto crescere su un substrato legnoso, e in particolare su faggio, acero o olmo.[2]
Proprietà terapeutiche
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Secondo studi scientifici il P. ostreatus contiene dei principi attivi che avrebbero un effetto antinfiammatorio, antiaggregante piastrinico, antiossidante[3][4], ipocolesterolemizzante e stimolante del sistema immunitario.
Tra queste sostanze, le più importanti sono:
la lovastatina, capostipite della categoria delle statine, molecole con attività ipocolesterolemizzante[5]
l'Ergotioneina, che ha proprietà antiossidanti e protettive per malattie associate all'invecchiamento.[6]
i beta-glucani, che hanno un potente effetto antinfiammatorio[11], antidolorifici e antibiotici ad ampio spettro[12][13]
gli alfa-glucani, che insieme ai beta-glucani nutrono i fermenti lattici
il citocromo P-450, famiglia di enzimi del fegato che rappresenta il principale meccanismo di detossificazione dell’organismo dagli agenti esterni e interni[14]
Cresce su vecchie ceppaie, su tronchi morenti di latifoglie (gelsi, pioppi, ecc.); fruttifica dall'autunno alla primavera successiva e anche in inverni miti.
Agaricus opuntiae Durieu & Lév., in Bory de St. Vincent & Durieu de Maisonneuve, Atlas de la Flore d'Algérie ou Illustrations d'un Grand Nombre de Plantes Nouvelles ou Rares de ce Pays, Botanique (Paris): 15 + pl. 32, fig. 1 (1850)
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^Jayakumar T, Thomas PA, Ramesh E, Geraldine P. (2010): “An extract of the Pleurotus ostreatus mushroom bolsters the glutathione redox system in various organs of aged rats.” Journal of medicinal food, 13(4): 771-778.
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^Synytsya A, Míčková K, Synytsya A, Jablonský I, Spěváček J, Erban V, Čopíková J. (2009): “Glucans from fruit bodies of cultivated mushrooms Pleurotus ostreatus and Pleurotus eryngii: Structure and potential prebiotic activity.” Carbohydrate Polymers, 76(4): 548-556
^ P. Bobek, M. Hromadová; L. Ozdín, Oyster mushroom (Pleurotus ostreatus) reduces the activity of 3-hydroxy-3-methylglutaryl CoA reductase in rat liver microsomes., in Experientia, vol. 51, n. 6, giugno 1995, pp. 589-91, PMID7607302.
^ N. Gunde-Cimerman, A. Plemenitas; A. Cimerman, Pleurotus fungi produce mevinolin, an inhibitor of HMG CoA reductase., in FEMS Microbiol Lett, vol. 113, n. 3, novembre 1993, pp. 333-7, PMID8270199.
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^Bergendiova K, Tibenska E, Majtan J. (2011): “Pleuran (β-glucan from Pleurotus ostreatus) supplementation, cellular immune response and respiratory tract infections in athletes.” European journal of applied physiology, 111(9): 2033.
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^Bobek P, Galbavý S. (1999): “Hypocholesterolemic and antiatherogenic effect of oyster mushroom (Pleurotus ostreatus) in rabbits.” Nahrung, Oct. 43(5): 339-42.
^Chirinang P, Intarapichet KO. (2009): “Amino acids and antioxidant properties of the oyster mushrooms, Pleurotus ostreatus and Pleurotus sajorcaju.” Science Asia, 35: 326-331.