Pilatus P-4
Il Pilatus P-4 fu un aereo da trasporto passeggeri, lavoro agricolo, soccorso aereo in montagna, realizzato dall'azienda aeronautica svizzera Pilatus negli anni quaranta del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo. Storia del progettoTra il 1924 e il 1935 l'ingegnere Henry Fierz[2] lavorò presso la ditta di costruzioni aeronautiche Comte di Oberrieden,[1] dove progettò il velivolo da trasporto passeggeri AC-8. Assunto successivamente alla Pilatus, nel 1948 iniziò a lavorare su un nuovo aereo da lavoro, con secondarie capacità di trasporto passeggeri, che fu designato P-4.[1] Questo modello dal disegno robusto, doveva possedere capacità di operare da piste non preparate, corte corse di decollo e atterraggio, semplicità di manutenzione, e buona maneggevolezza durante il volo lento.[1] Il primo prototipo, immatricolato HB-AET, andò in volo per la prima volta il 22 marzo 1948 nelle mani del collaudatore M. Schmitt,[2] ma poiché gli impianti produttivi della Pilatus erano interamente destinati alla produzione su licenza delle fusoliere dei nuovi cacciabombardieri de Havilland Vampire e Venom, la produzione in serie del P-4 non fu mai avviata.[1] Descrizione tecnicaIl P-4 era un monoplano, monomotore, di costruzione mista. La velatura, costruita in tubi di acciaio e alluminio, e rivestita in tela, era di tipo monoplana, con piano alare montato alto e a sbalzo sulla fusoliera, controventato per irrigidire e rinforzare la struttura grazie a tre aste di controvento per lato, che partivano dalla gamba principale del carrello.[1] La fusoliera era realizzata con struttura metallica in tubi d'acciaio, rivestita da pannelli metallici nella zona anteriore del propulsore, e di tessuto in quella posteriore, e terminava in un impennaggio classico monoderiva.[1] Il carrello d'atterraggio era un classico biciclo anteriore fisso, con elementi anteriori ruotati, dotati di carenatura, e ammortizzati, integrato posteriormente con un ruotino orientabile posizionato sotto l'impennaggio di coda.[1] Ognuna delle due gambe principali del carrello era unita tramite tre aste di controvento all'ala, e con due alla parte bassa della fusoliera.[1] La propulsione era affidata a un motore Lycoming GO-435A a 6 cilindri, erogante la potenza di 190 CV, azionante un'elica bipala metallica.[2] La cabina di pilotaggio era completamente chiusa, e poteva contenere il pilota e quattro passeggeri e 280 kg di bagagli,[3] o due barelle e due infermieri seduti al suo interno.[2] L'accesso alla cabina avveniva tramite una grande porta, a doppia anta, posta sul lato sinistro.[2] Rimuovendo i sedili la cabina poteva contenere 430 kg di posta o mercanzia.[3] Per voli fotografici era possibile l'installazione di una fotocamera.[1] Impiego operativoIl prototipo del P-4, insieme al P-2.06, fu presentato a un vasto pubblico internazionale presso il 18º Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget nel 1949, esposto sotto il lucernario del Grand Palais, dove suscitò molto interesse.[1] Rientrato in Svizzera il motore fu sostituito da un più potente Lycoming GO-435-C2A da 240 CV, e furono studiati progetti per installare sul P-4 galleggianti al fine di operare come idrovolante, o un innovativo carrello di atterraggio misto ruote-sci. Il P-4 poteva essere usato anche nei lavori agricoli, tramite l'installazione in cabina di un serbatoio per l'erogazione dei pesticidi.[3] Il 13 ottobre 1957 l'unico P-4 si schiantò contro un ghiacciaio di Stein, nella regione del Passo del Susten, durante un'esercitazione con il servizio di soccorso aereo svizzero.[2] Nell'incidente perì un istruttore di paracadutismo, e il velivolo andò completamente distrutto.[3] La Pilatus Aircraft Ltd fino a quel momento era sempre rimasta proprietaria del P-4.[1] NoteBibliografia
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