Pietro FollerioPietro Follerio, o Folliero, latinizzato come Petrus Follerius[1] (Mercato San Severino, 1518 circa – 1588 circa), è stato un giurista italiano del XVI secolo.[2] BiografiaNacque intorno al 1518 a San Severino presso Salerno, nel feudo appartenente alla sua famiglia. Sia il padre Antonio, sia i due fratelli Lucio e Lorenzo furono dottori in legge.[2] Durante gli anni giovanili risiedette a Napoli presso lo zio Leone, giudice della Gran Corte della Vicaria e docente di diritto civile e canonico.[2] Anche Pietro si laureò in utroque iure e alla fine degli anni 1540 iniziò la propria carriera come uditore per il principe Ferrante Sanseverino; quando costui fu esiliato nel 1552 Pietro trasferì la propria lealtà a Carlo V.[2] Nel 1554 pubblicò la prima edizione della sua Practica criminalis, opera in forma di dialogo che ebbe ampia diffusione e numerose ristampe. Nello stesso anno Pietro Follerio divenne uditore presso la curia arcivescovile, interrompendo temporaneamente tale incarico per svolgerne altri di primo piano.[2] Dal 1574 per almeno tre anni si trasferì a Roma e nel 1580 era tornato in patria.[2] Morì intorno al 1588.[3] Opere
NoteBibliografia
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