Piazza del Popolo (Ravenna)
Piazza del Popolo è la principale piazza di Ravenna. StoriaL'origine della piazza va fatta risalire al tardo XIII secolo, quando la famiglia Da Polenta diventò padrona della città. Il centro politico divenne la residenza di Bernardino da Polenta, che il nobile aveva costruito sui resti di un antico palazzo[1] costruito sulla riva del Padenna, il fiume cittadino[2]. La Casa di Bernardino non è da confondere con la Domus Magna della famiglia Da Polenta, che si trovava qualche centinaio di metri più a sud, nell'attuale via G. Mazzini. Contestualmente fu creata la piazza del Comune, allargando la strada prospiciente alla residenza signorile. Nella seconda metà del XIV secolo sul lato sud della piazza fu costruito il palazzo del Rettore di Romagna. Nel 1444 i veneziani, che avevano preso Ravenna tre anni prima, trasferirono la sede del Comune in un palazzo di nuova costruzione (detto "palazzetto veneziano"), eretto tra il palazzo del Rettore e la vecchia sede comunale[3]. Inoltre eseguirono lavori di abbellimento: nel 1483 selciarono la pavimentazione ed eressero due colonne in granito, sulla vetta delle quali posero il Leone di San Marco e la statua di Sant'Apollinare. Il dominio veneziano terminò nel 1509. Dopo il ritorno di Ravenna nello Stato Pontificio, la città divenne capoluogo della Legazione di Romagna. Negli anni 1530 i ravennati abbatterono il Leone di San Marco; la sommità della colonna rimase spoglia per circa un secolo. Sono degni di nota anche altri edifici civili situati nella piazza, quali:
Dal giugno 1969 la piazza è chiusa al traffico veicolare ed è completamente pedonalizzata. È stata la prima piazza di Ravenna ad essere stata chiusa al traffico[5]. Note
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