perché emana un caratteristico e pungente odore cadaverico che può essere avvertito anche a diversi metri di distanza.
L'odore sgradevole viene emanato da una gleba mucillaginosa contenente le spore che è ubicata sulla parte superiore del carpoforo; il suo scopo è quello di attirare su di sé mosche ed altri insetti che ne resteranno imbrattati e che, di conseguenza, diffonderanno le spore del fungo anche a grande distanza dal luogo di origine.
Descrizione della specie
Corpo fruttifero
A forma di ovetto, inizialmente avvolto dalla volva chiusa, di colore bianco, poi aperta, liberando un gambo cilindrico, vuoto, spugnoso, bianco, forato alla sommità (uno pseudo-cappello), con superficie esterna alveolata, ricoperta da glutina (gleba) giallo-verde, poi verde-oliva scuro deliquescente e maleodorante.
Spesso raggiunge dimensioni considerevoli, fino a 30 cm di lunghezza.
La gleba, come già detto, è preda degli insetti che col tempo l'asportano completamente, lasciando la sommità traforata scoperta; quest'ultima può ricordare, alla lontana, il favo di una spugnola.
Il meccanismo di propagazione è identico a quello di altre specie e generi vicini, ad esempio il Clathrus ruber.
Carne
Fragile, bianca, fetida.
Odore: all'inizio gradevole e vanigliato ma dopo i primi istanti cadaverico, insopportabile, percepibile anche a distanza di parecchi metri, "rafanoide" intenso allo stato di ovolo, alla sezione.
Sapore: fungino gradevole (sempre allo stato di ovolo, privato del peridio).
Spore
Giallo-verdognole in massa, 3,5 x 1,5-2,5 µm, ellissoidali.
Habitat
Fruttifica nelle stagioni calde e piovose, su terreni umidi nei boschi misti o nei giardini.
Commestibilità
Non commestibile anche se non velenoso, poco invitante.
In alcuni paesi del nord Europa viene raccolto e consumato allo stato di ovolo ma privato del peridio, quando ancora non possiede l'odore nauseante che lo contraddistingue quando è sviluppato.
Specie simili
Phallus hadriani, che però presenta gleba più scura e volva color rosa oppure vinata.
Etimologia
Dal latinoimpudicus, impudico, per la sua forma fallica.
Sinonimi e binomi obsoleti
Dictyophora duplicata sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
Dictyophora indusiata sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
Il phallus impudicus è citato ne La montagna incantata(Der Zauberberg) dello scrittore tedesco Thomas Mann. In particolare, il dottor Krokowski, che si occupa principalmente di psicoanalisi, ne parla in una delle sue conferenze:
«E Krokowski aveva parlato di un fungo, famoso nell'antichità classica per la sua forma e per le virtù che gli erano attribuite... uno spugnolo nel cui nome latino ricorre l'aggettivo impudicus e la sua forma ricorda l'amore, l'odore invece la morte. L'impudicus infatti effonde un caratteristico odore di cadavere, quando dal cappello a campana gli sgocciola il muco tenace, verdastro, che lo copre ed è il diffusore delle spore. E fino ad oggi gli ignoranti lo considerano un afrodisiaco.»
Mann, T. La montagna incantata, traduzione e introduzione di Ervino Pocar, con, in appendice, La montagna incantata, lezione di Thomas Mann agli studenti di Princeton, Milano, Corbaccio, 1992.