Parco nazionale Kakadu
Il parco nazionale Kakadu è un parco nazionale che si trova nel Territorio del Nord, in Australia[1], 253 chilometri a est della città di Darwin. Il nome Kakadu deriva da una lingua degli aborigeni australiani chiamata kakadju o gaagudju, che era una delle lingue parlate nel nord del parco agli inizi del XX secolo. Il Gaagudju ora non è più parlato regolarmente, ma i discendenti di quel gruppo linguistico vivono ancora nel Kakadu. A partire dal 1981 il parco nazionale Kakadu è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO[2]. TerritorioNel parco, che ha una superficie di poco inferiore a quella del Piemonte, si trovano scarpate rocciose, lussureggianti zone acquatiche, savane erbose e cascate. Kakadu, che deve la fama internazionale alle sue meraviglie naturali e culturali, possiede una delle maggiori concentrazioni di siti di arte rupestre aborigena del mondo. ClimaNel parco vi sono due stagioni, la umida e la secca. Nella stagione umida, che va da ottobre ad aprile, molti punti interessanti sono praticamente irraggiungibili perché allagati, così la stagione di punta per i turisti è la stagione secca, che va da maggio a settembre.Gli aborigeni invece riconoscono nella regione del Kakadu sei stagioni:
ComuniAl centro del parco si trova la città di Jabiru, unico centro abitato situato in un parco nazionale in Australia, che funge da punto di partenza di molti tour anche nel vicino Mary River National Park, dove trovano rifugio milioni di uccelli e dove abbonda il barramundi; si trovano qui un paio di alberghi, fra cui il Four Season Hotel, dalla caratteristica forma di coccodrillo[3]. StoriaDepositi di uranio furono trovati nell'area di Kakadu fin dal 1953, e nel 1969 è iniziata l'estrazione dell'uranio, generando proteste da parte degli aborigeni, sia per ragioni di inquinamento ambientale che per ragioni spirituali, dato che l'area è considerata sacra. Si è giunti a un compromesso, consentendo l'attività mineraria limitatamente a dove era già autorizzata ma non estendondola ulteriormente, creando il parco nazionale a protezione del resto (due aree di estrazione, Ranger e Jabiluka, sono escluse dal parco pur essendone circondate), e riconoscendo agli aborigeni delle royalties. Il parco è stato formalmente inaugurato nel 1981, ma la sua prima sezione è stata già aperta al pubblico il 5 aprile 1979.[4]. La produzione nella miniera Ranger è cessata nel 2021, mentre quella a Jabiluka non è mai iniziata, nonostante i lavori intrapresi. FloraEsistono diversi tipi di piante tra cui l'eucalipto e altre piante tropicali come le palme mentre nei fiumi e nelle pozze temporanee si più trovare il fiore di loto. FaunaLe attrazioni più famose sono però costituite dalle zone umide del parco, ove si trovano numerose popolazioni di coccodrilli. Tra gli uccelli sono presenti numerosissime specie, dal becco a sella asiatico agli jacana che saltano di giglio in giglio. Tra le altre specie di volatili vanno ricordati gli aironi, numerosissimi, e i falchi pescatori. Punti di interesseLe attrazioni del parco comprendono l'opportunità di esplorare la storia degli indigeni, della geologia, degli animali e delle piante che hanno reso Kakadu un luogo unico al mondo. Il Warradjan Aboriginal Cultural Centre presenta la cultura degli aborigeni del Kakadu in una forma comprensibile a tutti. Di grande interesse etnologico e storico sono le antichissime incisioni rupestri degli aborigeni presenti a Ubirr e Nourlangie Rock. A est di Kakadu si estende la terra aborigena di Arnhem, vastissima con una superficie pari a quella del Nord Italia. Vi risiedono molti aborigeni che continuano a vivere secondo la tradizione. Per l'accesso ad Arnhem Land occorre essere in possesso di un permesso, ottenibile contattando il Northern Land Council.
Galleria d'immagini
Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|