Il palazzo, con accesso in origine su Via dei Condotti, fu acquistato da Luciano Bonaparteprincipe di Canino e Musignano, comparendone proprietario sin dai tempi del catasto gregoriano (1816). La sua famiglia lo tenne fino al secolo XIX, quando venne acquistato nel 1842 da Marino Torlonia, da cui prese anche il nome di palazzo Bracciano[8]. Torlonia lo fece ristrutturare e ampliare da Antonio Sarti, incorporando all'originario "palazzo grande", costituito principalmente da due appartamenti ognuno di 17-18 stanze, le altre abitazioni a questo aggregate e unificandone i partiti architettonici, particolarmente su via Bocca di Leone, conferendo a finestre e lesene il medesimo disegno, e i prospetti fino alla via Mario de' Fiori nel tentativo non riuscito di accorpare l'intero isolato, realizzando nello slargo antistante al palazzo la fontana a forma di sarcofago detta Torlonia e la foresteria poi Hotel d'Inghilterra[9].
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Note
^Francesco Nuñez Sanchez, grazie all'attività del suo banco di deposito e prestito, riferimento per la comunità portoghese e per gli ambienti di curia, durante la metà del secolo XVII aveva acquistato immobili nell'area dove farà edificare il palazzo, affidando la costruzione al De Rossi come il più capace ad "adattare e accorpare degli edifici preesistenti, trasformandoli in edifici funzionali all’interno e aulici all’esterno, secondo uno schema di facciata estremamente riconoscibile, legato alla tradizione ma anche alla praticità". v. Giada Lepri, Le residenze romane di un banchiere portoghese all’inizio del Settecento Antonio da Gama de Padua, palazzo del Bufalo e la vigna sulla via Salaria, 2022
^Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, Tipografia Emiliana, Venezia, 1840 - 1861 vol. L, pag.7
^Renato Gallinari, La storia di Roma in 1001 luoghi, p. 744
^Ridolfino Venuti, Accurata, e succinta descrizione topografica e istorica di Roma..., Volume 1, p.151; Carla Benocci, Guide rionali di Roma: Campo Marzio. Rione IV. Parte settima, Fratelli Palombi editori, 1997, pp.102
^Roberto Valeriani, Palazzo Torlonia, De Luca Editore
^Corografia di Roma, ovvero descrizione: e cenni istorici de suoi monumenti..., Roma 1846, p.9
^C. Benocci, Guide rionali di Roma: Campo Marzio cit., pp.100-101
Bibliografia
Roberto Valeriani (2015) Palazzo Nuñez e i suoi proprietari, in E. Debenedetti (a cura di), Antico, città, architettura. 2. Dai disegni e manoscritti dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, «Studi sul Settecento Romano», 31, pp. 23-44.
Roberto Valeriani, Palazzo Torlonia, De Luca Editore.
Carla Benocci, Guide rionali di Roma: Campo Marzio. Rione IV. Parte settima, Fratelli Palombi editori, 1997, pp.97-102.
Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, Tipografia Emiliana, Venezia, 1840 - 1861 vol. L, pag.7.