Palazzo Mazzola
Il palazzo Mazzola è un palazzo rinascimentale di Asti. È situato in via Cardinal Massaia angolo via Buon Pastore nel Rione Cattedrale. Dal 1980 è la sede dell'archivio storico del Comune di Asti. Vicende storicheL'edificio è stato costruito probabilmente nel XIII secolo, a conferma di ciò, sono le tre finestre con arco "a roncola" che si affacciano in via Buon Pastore. Il suo attuale assetto fu completato nel 1516 su commissione del giureconsulto e conte palatino Francesco Mazzola. Nel 1710, Filippo Mazzola donò il palazzo all'opera pia "Buon Pastore", istituto destinato ad ospitare "giovani pericolanti e pericolate e infanti abbondanti". Nel 1979, con la soppressione dell'opera pia, il palazzo è diventato sede dell'archivio storico del Comune. Il palazzoL'esternoInsieme a palazzo Malabaila, è uno dei pochi esempi di architettura rinascimentale ad Asti. È una costruzione a pianta rettilinea irregolare, con bracci laterali, cortile a nord e giardino a sud. La facciata principale ha subito moltissimi rifacimenti. Era suddivisa in due piani mediante una grande cornice in marmo istoriata con cordoli in pietra grigia, ormai andata perduta. Anche ai lati del portone principale erano presenti decorazioni in arenaria, di cui rimangono pochi resti in estremo degrado. Il secondo piano presentava finestre "crociate" (o guelfe) delle quali solo una si è conservata fino ad oggi. L'internoL'interno, meglio conservato, presenta due cortili. Il primo, attiguo al palazzo, presentava un portico a due campate, murato nel Novecento. Il secondo cortile, prospiciente il giardino, presenta un portico di quattro arcate con colonne in laterizio e capitelli dorici. Il corridoio e lo scalone cinquecenteschi, presentano volte a botte. Al piano terra, nella sala magna, è di notevole valore artistico il soffitto ligneo a cassettoni, decorato con dipinti secenteschi di imprese e motti della famiglia Mazzola. Al piano nobile, si trovano soffitti a cassettoni in parte ancora nascosti da voltine ottocentesche. L'Archivio storico comunaleL'archivio conserva documenti dell'amministrazione comunale a partire dal X secolo fino ai giorni nostri. Il più antico risale all'anno 947; i documenti medievali più importanti sono:
Inoltre sono presenti documenti relativi ai tre secoli di dominio sabaudo, documenti del periodo napoleonico, e quelli relativi alla Restaurazione. L'Archivio storico conserva documenti relativi a feste, fiere, manifestazioni, censimenti, statistiche varie, e tutti gli archivi dei comuni soppressi entrati a far parte del comune di Asti tra la fine del secolo scorso ed il 1929. È presente anche una fornita fototeca comprendente immagini di personaggi, luoghi, architetture e avvenimenti a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, arricchita negli anni dai "fondi" Secondo Pia, "Angelo Gatti", "L.Borelli", "D.Massasso", "L.Quaglia". La sala del PalioUna sala di palazzo Mazzola è dedicata all'esposizione dei documenti più significativi riguardanti la corsa del Palio di Asti. In particolare sono esposti:
La famiglia MazzolaLa presenza della famiglia Mazzola ad Asti è documentata fin dal Quattrocento. Erano nobili "de populo", consignori di Villadeati, Murisengo e Grana Monferrato. Si tratta di una famiglia a tradizione notarile; tra i suoi membri si annoverano Giacomo, sepolto in cattedrale, Francesco più volte consigliere comunale nel Cinquecento. Filippo Mazzola e la moglie Maria Maddalena, dopo aver ceduto il palazzo all'opera pia nel 1710, continuarono ad abitarne una parte. Con la loro morte si estinse la famiglia. Bibliografia
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