Palazzo Bosdari (Ancona)
Palazzo Bosdari è un antico palazzo nobiliare di Ancona, nelle Marche. Sorge in via Pizzecolli ed è conosciuto per essere, dal 1973, sede della Pinacoteca civica Francesco Podesti. Storia e descrizioneUn primo palazzo venne edificato in questo luogo nel XIV secolo[1], del quale si conserva ancor oggi la base di un torre medievale in pietra calcarea, visibile al piano di vicolo Foschi. Nel 1550 venne acquistato dal conte Didone Bosdari[2][3], ricco mercante la cui famiglia era originaria di Ragusa, in Dalmazia, con ascendenze albanesi o erzegovine[4]. Nel 1560 iniziarono i lavori di ristrutturazione dell'edificio secondo l'aspetto attuale. Il progetto è attribuito all'artista manierista Pellegrino Tibaldi[2][3], che avrebbe eseguito anche gli affreschi del piano nobile[5]. L'attribuzione è dovuta agli elementi in comune con il Palazzo Ferretti, altra dimora nobiliare situata nello stesso rione, ove il Tibaldi operava negli stessi anni[6]. Nel XVII secolo la famiglia Bosdari si trasferì definitivamente in città[2] e venne aggregata alla nobiltà anconitana nel 1726. Il palazzo rimase di proprietà della famiglia Bosdari sino agli anni trenta del Novecento, quando passò alla famiglia Giacchetti e infine, nel 1963 fu acquistato dal Comune di Ancona[4]. Nel 1973 venne aperto al pubblico come sede della Pinacoteca civica[2][3]. La facciata principale del palazzo è aperta da tre ordini di finestre e da un portale centrale dai pesanti frontoni. Gli angoli sono a bugnato. L'edificio è incentrato sul cortile, porticato su due lati, arricchito da due pozzi e con due eleganti portali gemelli in pietra che conducono alle sale del pian terreno. Uno scalone conduce alle sale del piano nobile, affrescato con figure allegoriche, putti e stemmi alternati a «quadri riportati» di paesaggi[6]. Dalla torretta sommitale da cui si può godere di una ampia vista sul rione San Pietro e sul porto[7]. Pinacoteca civica di AnconaDal 1973 accoglie la Pinacoteca civica, che raccoglie alcuni dipinti di valore universale per la storia dell'arte italiana e altri di grande interesse per la comprensione della pittura nelle Marche dal XIV al XIX secolo. Note
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