Palazzo Albrizzi
Palazzo Albrizzi (o Palazzo Bonomo Albrizzi) è un palazzo di Venezia, situato nel sestiere di San Polo, nelle vicinanze del Ponte delle Tette e poco distante da Campo San Polo e da Sant'Aponal. StoriaIl palazzo venne qui costruito per volontà della famiglia Bonomo, sul finire del XVI secolo. Tipica dimora signorile cinquecentesca, il palazzo si è conservato particolarmente bene nelle sue caratteristiche architettoniche originarie, arrivando a essere ancora oggi la casa della nobile famiglia veneziana degli Albrizzi. ArchitetturaPalazzo Albrizzi si articola su tre livelli, con mezzanino e ammezzato nel sottotetto. Presenta due facciate principali, una su Campiello Albrizzi e una sul rio. Entrambe sono caratterizzate centralmente ai due piani nobili da serliane sovrapposte e da quattro monofore per piano in cornice lapidea. All'interno si conservano fastosi lavori a stucco di Abbondio Stazio e del suo discepolo Carpoforo Mazzetti Tencalla, che li eseguirono fra il 1699 e il 1710. Ai soffitti sono un ciclo di affreschi profani opera del 1701-02 di Giovanni Antonio Pellegrini[2]. Inoltre vi conservano dipinti seicenteschi fra i quali un'Annunciazione di Pietro Liberi. Casa Albrizzi conserva un importante archivio storico di cui fanno parte anche atti relativi ai possedimenti tirolesi della famiglia, in specie quelli relativi a Castel d'Enna in val d'Adige.[3] Il palazzo ha un grande giardino privato ristrutturato alla fine degli anni '80 dall'architetto paesaggista statunitense Bruce Kelly[4]: si trova sulla sponda opposta del rio su cui guarda la facciata ed è collegato alla residenza direttamente da un ponte riservato ai proprietari. Famiglia AlbrizziOriginari della Lombardia, si trasferirono a Venezia ove esercitarono come mercanti e avvocati. Misero a disposizione della Serenissima la loro flotta durante le guerre contro i Turchi e acquisirono gradualmente prestigio e ricchezza, tanto che il 31 maggio 1667 vennero ammessi al Patriziato veneziano e al Maggior Consiglio, al quale fornirono otto senatori e due Procuratori di San Marco. Galleria d'immagini
Note
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