Padrone marittimoIl padrone marittimo, noto anche semplicemente come padrone (in inglese skipper[1][2]), è la persona che ha il comando di una imbarcazione, ma non ne è necessariamente l'armatore. Il padrone all'incirca è l'equivalente di un comandante. Quando l'imbarcazione è in navigazione ha il comando assoluto sull'equipaggio e risponde civilmente e penalmente del comportamento della stessa. Marina Mercantile ItalianaNella Marina Mercantile Italiana esisteva il titolo professionale di padrone marittimo che, secondo l'articolo 252 del Regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione, era di quattro categorie: padrone marittimo di 1ª e 2ª classe al traffico e padrone marittimo di 1ª e 2ª classe per la pesca. Padrone marittimo di 1ª e 2ª classe al trafficoI titoli di padrone marittimo di 1ª e 2ª classe al traffico sono stati sostituiti con D.M. 5 ottobre 2000 e modifiche successive con il titolo di Comandante di 2ª classe, a condizione di avere effettuato almeno dodici mesi di navigazione come primo ufficiale di coperta e del superamento dei corsi IMO-STCW. I corsi sono:
Successivamente con il decreto ministeriale 30 novembre 2007 al comandante di 2ª, 3ª e 4ª classe veniva esteso il titolo di comandante e coloro che avevano il titolo di comandante di 2ª classe abilitati al comando di navi di stazza lorda compresa tra le 500 e le 3000 tonnellate. Secondo l'articolo 253 del regolamento per la navigazione marittima, per conseguire il titolo di padrone marittimo di 1ª classe per il traffico occorrevano i seguenti requisiti:
Secondo lo stesso articolo il padrone marittimo di 1ª classe per il traffico poteva:
Sempre secondo lo stesso articolo, gli ufficiali del Corpo equipaggi militari marittimi dei servizi nautici e i capi di prima, seconda e terza classe della categoria nocchieri, entro cinque anni dalla cessazione dal servizio permanente, potevano conseguire senza esame, il titolo di Padrone marittimo di 1ª classe, a condizione che avessero compiuto almeno quattro anni di imbarco, dei quali non meno di uno al comando di unità navale e avessero superato apposito esame secondo gli speciali programmi stabiliti con decreto del ministro dei trasporti e della navigazione (poi Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) di concerto con quello per la difesa su materie attinenti alla utilizzazione commerciale della nave. I requisiti per conseguire il titolo di padrone marittimo di 2ª classe erano stabiliti dall'articolo 253bis del regolamento per la navigazione marittima:
Secondo lo stesso articolo il padrone marittimo di 2ª classe per il traffico poteva:
Sempre secondo lo stesso articolo, gli ufficiali del Corpo equipaggi militari marittimi dei servizi nautici e i capi di prima, seconda e terza classe della categoria nocchieri, entro cinque anni dalla cessazione dal servizio permanente, potevano conseguire senza esame, il titolo di Padrone marittimo di 2ª classe, a condizione che avessero compiuto almeno quattro anni di imbarco, dei quali non meno di uno al comando di unità navale. Per potere convertire il titolo di Padrone marittimo di 1ª e 2ª classe al traffico nel titolo di Comandante di 2ª classe, l'articolo 7 del D.M. 5 ottobre 2000 stabiliva i seguenti requisiti:
Secondo l'articolo 7 del D.M. 5 ottobre 2000 il Comandante di 2ª classe poteva assumere il comando di navi aventi stazza lorda compresa tra 500 e 3000 tonnellate senza limitazioni riguardo alla destinazione della nave. I criteri per il rilascio automatico del titolo di Comandante di 2ª classe erano specificati nell'allegato 2 del D.M. 5 ottobre 2000 ed erano per il Padrone marittimo di 1ª classe al traffico quello di avere effettuato almeno 12 mesi di navigazione in qualità di comandante e il superamento dei corsi IMO-STCW e per il Padrone marittimo di 2ª classe al traffico avere effettuato almeno 18 mesi di navigazione in qualità di comandante e il superamento dei corsi IMO-STCW. Il D.M. 5 ottobre 2000, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 248 del 23 ottobre 2000 istituiva inoltre rispettivamente all'articolo 8 e all'articolo 9 i titoli di comandante di 3ª e 4ª classe. Padrone marittimo di 1ª e 2ª classe alla pescaIl Padrone marittimo di 1ª classe alla pesca, secondo l'articolo 254 del regolamento per la navigazione marittima, doveva avere effettuato tre anni di navigazione in servizio di coperta su navi adibite alla pesca di cui almeno uno oltre gli Stretti. Secondo lo stesso articolo 254 poteva imbarcare come ufficiale su navi che esercitavano la pesca oltre gli Stretti, assumere il comando di navi adibite alla pesca di navi di stazza lorda non superiore a 250 tonnellate e di navi di stazza lorda non superiore a 3.000 tonnellate nel Mediterraneo purché avesse effettuato successivamente al conseguimento del titolo almeno un anno di navigazione in servizio di coperta in qualità di ufficiale su navi adibite alla pesca e di navi di stazza lorda non superiore a 3.000 tonnellate oltre i limiti del Mediterraneo purché avesse effettuato, successivamente al conseguimento del titolo, almeno tre anni di navigazione in servizio di coperta in qualità di ufficiale, di cui almeno uno quale primo ufficiale, su navi adibite alla pesca oltre gli Stretti. Il Padrone marittimo di 2ª classe alla pesca secondo l'articolo 254 bis del Regolamento per la Navigazione marittima poteva imbarcare come primo ufficiale su navi di stazza lorda non superiore a 3000 tonnellate adibite alla pesca nel Mediterraneo, nel Mar Nero, nel Mar d'Azov, nel Mar Rosso, lungo le coste dell'Arabia e dell'India, compreso il golfo Persico e fino a Bombay, lungo le coste africane, comprese le isole a non più di trecento miglia dalla costa, purché avesse effettuato almeno tre anni di imbarco in qualità di secondo ufficiale su navi adibite alla pesca oltre gli stretti; sempre secondo lo stesso articolo il Padrone marittimo di 2ª classe poteva assumere il comando di navi non superiore alle 150 T.S.L., non superiore a 1000 T.S.L. nel Mediterraneo purché avesse effettuato, successivamente al conseguimento del titolo, almeno un anno di navigazione in servizio di coperta in qualità di ufficiale, non superiore a 1000 tonnellate oltre lo stretto di Gibilterra fino a Huelva e sino a capo Palmas, comprese le isole a non più di trecento miglia dalla costa, oltre il canale di Suez, nel Mar Rosso, lungo le coste dell'Arabia e dell'India, compreso il Golfo Persico, fino a Bombay, e dell'Africa fino a capo Guardafui, purché avesse effettuato successivamente al conseguimento del titolo, almeno tre anni di navigazione in servizio di coperta in qualità di primo ufficiale, di cui almeno due su navi adibite alla pesca oltre gli stretti. In seguito al D.P.R. n° 88/2010 il titolo di Padrone marittimo di 1ª classe alla pesca veniva automaticamente riconvertito in Ufficiale di navigazione per la pesca oceanica, abilitato all'imbarca come ufficiale su navi adibite alla pesca oceanica e ad assumere la responsabilità di guardia, e riconvertito sempre automaticamente in Comandante per la pesca costiera ravvicinata su imbarcazioni inferiori a 24 metri di lunghezza. Il titolo di Padrone marittimo di 1ª classe poteva anche essere riconvertito in Comandante per la pesca mediterranea su imbarcazioni superiori a 24 metri di lunghezza, ma con il requisito di avere effettuato almeno 12 mesi di navigazione da ufficiale, o in Comandante per la pesca oceanica su imbarcazioni superiori a 24 metri di lunghezza, ma con il requisito di avere effettuato almeno 24 mesi di navigazione da ufficiale. Sempre in seguito al D.P.R. n° 88/2010 il titolo di Padrone marittimo di 2ª classe veniva automaticamente riconvertito in Comandante per la pesca costiera ravvicinata su imbarcazioni inferiori a 24 metri di lunghezza. Il titolo di Padrone marittimo di 2ª classe poteva anche essere riconvertito in Comandante per la pesca mediterranea su imbarcazioni uguali o superiori a 24 metri di lunghezza, ma con il requisito di avere effettuato almeno 18 mesi di navigazione da ufficiale, o in Ufficiale per la pesca oceanica su imbarcazioni superiori a 24 metri di lunghezza, ma con il requisito di avere effettuato almeno 36 mesi di navigazione da ufficiale. GreciaNella Marina greca il grado più alto tra gli ufficiali superiori è Ploiarchos (greco: Πλοίαρχος) traducibile con Skipper o Capitano di nave o anche padrone marittimo, omologo del capitano di vascello della Marina Militare Italiana; il grado immediatamente inferiore è Antiploiarchos (greco: Αντιπλοίαρχος) traducibile con Vice-Skipper o secondo capitano di nave, omologo italiano del capitano di fregata.
Paesi BassiNella Regia Marina olandese il grado più alto tra i sottufficiali di coperta è Opperschipper (traducibile con Primo Skipper), omologo nella fanteria di marina, negli altri corpi e servizi della marina e nelle altre forze armate olandesi ad Aiutante sottufficiale (olandese: Adjudant-onderofficer), corrispondente nella Marina Militare Italiana al capo di prima classe mentre il grado immediatamente inferiore tra i sottufficiali di coperta è Schipper, omologoe nella fanteria di marina e nelle altre forze armate olandesi a Sergente maggiore (olandese: Sergeant-majoor), corrispondente nella Marina Militare Italiana al Secondo capo scelto.
Note
Voci correlate
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