Ossido arsenioso
L'anidride arseniosa o triossido di diarsenico è un composto inorganico con formula As2O3, dove l'arsenico ha numero di ossidazione +3. Questo ossido è il composto commercialmente più importante dell'arsenico, usato come base di partenza per altri composti dell'arsenico, compresi i composti organoarsenicali. Nel 1991 ne sono state prodotte quasi 50000 tonnellate.[3] Molte sue applicazioni sono controverse data l'alta tossicità dei composti dell'arsenico. StrutturaIl composto dà luogo a due modificazioni cristalline, che si osservano anche nei due minerali arsenolite e claudetite. La forma più comune è la arsenolite che ha struttura cristallina cubica; consiste di dimeri As4O6, isostrutturali con P4O6, disposti con un arrangiamento tipo diamante.[4][5] Per riscaldamento si ottiene la forma monoclina claudetite, che consiste di strati di piramidi AsO3 che condividono gli atomi di ossigeno.[4] In fase gassosa esistono molecole As4O6 che sopra gli 800 °C iniziano a dissociarsi formando il monomero As2O3. La condensazione del vapore al di sotto dei 250 °C dà arsenolite mentre al di sopra di questa temperatura si forma As2O3 vetroso.[3][4]
SintesiIndustrialmente la maggior parte del triossido di arsenico viene ottenuto come sottoprodotto da minerali arsenicali che vengono trattati con lo scopo principale di ricavare metalli pregiati presenti in piccole quantità. I minerali più usati sono arsenopirite (FeAsS) e löllingite (FeAs2). Il minerale viene arrostito in condizioni accuratamente controllate in modo da formare composti volatili dell'arsenico, evitando di formare composti come As2O5 o arseniati, che rimarrebbero nel materiale arrostito. È importante ottenere un residuo con un basso tenore di arsenico, in modo da semplificare i trattamenti successivi dei residui, dai quali si ricavano metalli preziosi come argento, oro e rame, ma anche nichel, cobalto, piombo. I composti volatili contenenti arsenico vengono condensati, separati e trattati ulteriormente con tecniche diverse a seconda della effettiva composizione, fino ad arrivare a As2O3 al 95-99%. Solo in Cina i minerali arsenicali sono trattati con lo scopo principale di ottenere arsenico.[3] In laboratorio il triossido di arsenico si può preparare bruciando arsenico elementare, o per idrolisi del tricloruro di arsenico:[4][6] ReattivitàIl triossido di arsenico è un ossido anfotero, poco solubile in acqua, dove forma soluzioni debolmente acide contenenti principalmente la specie As(OH)3. Questa specie non è mai stata isolata, ma si prevede che abbia una struttura piramidale. In ambiente alcalino la solubilità è maggiore, e per successiva deprotonazione di As(OH)3 a seconda del pH si formano le specie [AsO(OH)2]–, [AsO2(OH)]2– e [AsO3]3–.[4] Con HF e HCl anidri reagisce formando rispettivamente AsF3 e AsCl3:[6] Il triossido di arsenico deve essere trattato con ossidanti molto forti come ozono, perossido di idrogeno e acido nitrico per riuscire a ottenere il pentossido di arsenico o l'acido corrispondente:[6] Il triossido di arsenico è quindi più resistente all'ossidazione del congenere triossido di fosforo, che per semplice riscaldamento brucia all'aria formando pentossido di fosforo. Per riduzione di As2O3 si ottiene arsenico elementare o arsina (AsH3) a seconda delle condizioni usate.[6] Questa reazione è stata utilizzata in passato nel saggio di Marsh per determinare tracce di arsenico. UsiIl triossido di arsenico è usato su larga scala come materiale di partenza per la produzione di preservanti per il legno come l'arseniato di rame. Questi preservanti sono largamente usati negli Stati Uniti d'America e in Malaysia, ma questo utilizzo è controverso e vietato in molte altre nazioni.[3] È inoltre usato per produrre erbicidi e insetticidi, nella conservazione delle pelli, come decolorante nell'industria del vetro, per preparare arsenico elementare e altri composti dell'arsenico, nell'industria elettronica.[3][5] Nel passato era usato per ottenere il pigmento verde di Parigi e il farmaco Neosalvarsan. Il triossido di arsenico ha il pregio di essere uno standard primario e per questo viene utilizzato in chimica analitica per standardizzare gli ossidanti usati in volumetria.[5] Applicazioni in medicinaNonostante la tossicità dell'arsenico sia ben nota, il triossido di arsenico è stato utilizzato in medicina a partire dalla medicina tradizionale cinese, dove è noto come Pi Shuang ed è ancora usato per curare il cancro e altre malattie.[7] In omeopatia è chiamato arsenicum album. Il triossido di arsenico era contenuto in varie specialità medicinali risultate in seguito inefficaci o pericolose, come la soluzione di Fowler.[8] Nel 1970 alcuni ricercatori cinesi hanno studiato se il triossido di arsenico usato nella medicina tradizionale cinese potesse essere impiegato nel trattamento della leucemia promielocitica acuta.[9] In seguito, studi di ricercatori sia cinesi che occidentali portarono allo sviluppo del farmaco Trisenox, che nel 2000 fu approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento della leucemia.[10] Con il nome depositato Trisenox il triossido di arsenico è un chemioterapico approvato dalla FDA per i casi di leucemia promielocitica acuta che non rispondono a farmaci d'elezione come la tretinoina. È stato dimostrato che il triossido di arsenico induce apoptosi nelle cellule cancerose. Questo medicinale implica rischi significativi, data la tossicità dell'arsenico.[11][12] L'uso combinato di triossido di arsenico e tretinoina è stato approvato dalla FDA per il trattamento di alcuni tipi di leucemia.[13] All'Università di Hong Kong è stato anche sviluppato un farmaco contenente triossido di arsenico che può essere somministrato per via orale anziché endovenosa.[14] TossicologiaLe proprietà tossiche del triossido di arsenico sono leggendarie e trattate estesamente in letteratura.[15][16][17] Il triossido di arsenico viene assorbito rapidamente dal sistema digestivo. Sono noti anche effetti tossici per inalazione o contatto cutaneo. L'eliminazione è inizialmente rapida, con emivita di 1-2 giorni, in seguito a metilazione per formare acido monometilarsonico e acido dimetilarsonico, che vengono escreti con le urine. Tuttavia una certa quantità, che può essere il 30-40% in caso di esposizione ripetuta, viene incorporata in ossa, muscoli, pelle, capelli e unghie (tutti tessuti ricchi di cheratina) e viene eliminata in settimane o mesi. I primi sintomi di avvelenamento acuto da arsenico sono a livello digestivo: vomito, dolori addominali, diarrea spesso accompagnata da sanguinamento. Dosi sub-letali possono dare convulsioni, problemi cardiovascolari, infiammazioni al fegato e ai reni, e anomalie nella coagulazione sanguigna. In seguito appaiono caratteristiche striature bianche sulle unghie (linee di Mees) e si ha caduta di capelli. Dosi minori provocano problemi a fegato e reni e variazioni della pigmentazione cutanea. Soluzioni anche diluite di triossido di arsenico sono pericolose per contatto con gli occhi. L'avvelenamento cronico da arsenico è noto come arsenicosi. Questa patologia colpisce operai di fonderia, persone che bevono acqua potabile contenente quantità elevate di arsenico (0,3-0,4 ppm), e pazienti sottoposti a lunghi trattamenti con farmaci arsenicali. Studi su lavoratori in fonderie di rame di Stati Uniti, Giappone e Svezia indicano per i lavoratori più esposti un rischio di tumori ai polmoni 6–10 volte maggiore rispetto alla popolazione normale. L'ingestione per lunghi periodi di triossido di arsenico da acqua potabile o da medicinali può provocare tumori alla pelle. Si sono anche osservati problemi riproduttivi in uno studio su donne esposte a polveri di triossido di arsenico dato che erano impiegate o vivevano nei pressi di fonderie di rame. In Austria esistono i cosiddetti "mangiatori d'arsenico di Stiria", persone che ingeriscono senza alcun problema apparente triossido di arsenico in dosi ben maggiori della dose letale.[17][18][19][20] Note
Bibliografia
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