Orto botanico dell'Università della Tuscia
L'Orto botanico dell'Università della Tuscia è un'area naturale e un giardino botanico che si estende per 15 ettari, gestito dall'Università della Tuscia e situato a Viterbo, nel Lazio[1]. Istituito in seguito ad una convenzione stipulata nel 1985 tra l'Università degli Studi della Tuscia, il Comune di Viterbo e l'Opera Pia Patrimoni, attualmente, insieme all'Erbario della Tuscia e alla Banca del Germoplasma fa parte dell’Azienda Agraria Didattico-Sperimentale Nello Lupori[2]. L'orto è stato istituito nel 1985 e inaugurato ufficialmente nel 1991[3]. Si trova sulla pianura viterbese sotto i Monti Cimini ed è divisa nel giardino botanico vero e proprio (6 ettari) e nell'area naturale del Parco Bulicame (9 ettari), fonte di una sorgente termale sulfurea citata già da Dante nel XIV Canto dell'Inferno[4]. Il giardino è organizzato in ricostruzioni di oasi africane, vegetazione subtropicale australiana, macchia mediterranea e deserto messicano. Le collezioni comprendono un'esposizione evolutiva di pini, agave, aloe, bambù, Cereus, Chamaerops humilis, Cordyline australis, Ginkgo biloba, Euphorbia, Opuntia, Phoenix canariensis, Phoenix canariensis e Washingtonia filifera[5]. Oltre alla vegetazione, è importante il sistema idrico che attraverso laghetti e ruscelli percorre l'intera struttura, ricollegandosi dal punto delle forme e del paesaggio al sistema di canalette (con i bordi arricchiti da una vegetazione spontanea di erba e arbusti) che anticamente alimentavano gli serbatoi utilizzati per macerare il lino e la canapa e che attualmente vengono utilizzati per la ricostruzione di ecosistemi acquatici[6]. StrutturaIl giardino è suddiviso nelle seguenti aree[7]:
Note
Bibliografia
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