Olivier Besancenot
Olivier Besancenot (Levallois-Perret, 14 aprile 1974) è un politico francese, due volte candidato alla presidenza della Repubblica per la Lega Comunista Rivoluzionaria e poi fondatore del Nouveau Parti anticapitaliste (NPA). BiografiaFiglio di Michael, psicologo e insegnante universitario di psicologia, Olivier Besancenot si è laureato in storia all'Università di Paris-Nanterre nel 1997 e dal 1998 lavora come postino a Neuilly-sur-Seine. Il suo impegno politico con l'estrema sinistra era però già cominciato da tempo: nel 1988 era entrato nella Lega dei giovani comunisti rivoluzionari, organizzazione affiliata alla Ligue communiste révolutionnaire (LCR), e dal 1991 al 1998 è stato sindacalista della Sud-PTT. Amico di Alain Krivine, ne fu il collaboratore dal 1999 al 2000 quando quest'ultimo venne eletto parlamentare europeo. Nel 2001 entrò nel comitato dirigente della Ligue communiste révolutionnaire e partecipò al World Social Forum di Porto Alegre, cosa che fece anche nell'anno seguente. Ammiratore di Rosa Luxemburg e di Che Guevara più che di Trotsky, divenne molto popolare tra i giovanissimi e nel 2002 il suo partito lo candidò a sorpresa alle elezioni presidenziali dello stesso anno, facendolo diventare a soli 28 anni il più giovane candidato della storia all'Eliseo. Nelle consultazioni nazionali Besancenot ottenne circa un milione e trecentomila voti, pari al 4.25% del corpo elettorale: un risultato che venne giudicato soddisfacente dai vertici del suo movimento. Inoltre, egli ottenne il 13,9% dei voti degli elettori sotto i 25 anni, diventando in tal modo il terzo candidato più amato dai giovani dopo Lionel Jospin e Jean-Marie Le Pen[1]. In quell'occasione molti avversari ritennero che la sua precocissima candidatura alla presidenza fosse solamente di facciata e che si trattasse di un tentativo della LCR di conquistare il consenso degli adolescenti; il fatto che però sia stato ricandidato cinque anni dopo pare smentire tale ipotesi. Il suo slogan preferito è: "Le nostre vite valgono più dei loro profitti", in cui il termine "loro" si riferisce ai grandi industriali capitalisti. In questi anni all'opposizione ha fatto numerose richieste a Jacques Chirac, rimaste tutte inascoltate, tra cui l'aumento dello stipendio minimo, la redistribuzione della ricchezza e l'abrogazione del licenziamento senza giusta causa. Nel 2003 ha pubblicato un libro dal titolo Rivoluzione, in cui espone le sue teorie. È stato nuovamente candidato all'Eliseo nelle elezioni presidenziali del 2007 dove ha ottenuto al primo turno 1.498.581 voti (4,08%), venendo escluso dal successivo ballottaggio, ma risultando il candidato più votato alla sinistra del Partito Socialista.[2] Alla fine del 2007, come leader della LCR, ha proposto di superare tale partito per allargarlo a vari movimenti anticapitalisti, studenteschi, femministi ed ecologisti; il nuovo soggetto è nato all'inizio del 2009 con il nome di Nuovo Partito Anticapitalista, nelle fasi iniziali della propria vita tale soggetto triplica il numero dei propri militanti rispetto alla vecchia LCR. Besancenot è il primo portavoce dell'NPA, che alle elezioni europee del 2009 ottiene il 4,88% dei voti, sfiorando il raggiungimento dello sbarramento necessario per eleggere europarlamentari. Nella primavera del 2011 si dimette dalla carica di portavoce nazionale del partito, lasciando il posto a Myriam Martin e Christine Poupin, annunciando anche che non sarà ricandidato alle elezioni presidenziali del 2012. Alle elezioni europee del 2014 guida la lista dell'NPA nella circoscrizione dell'Ile de France, ottenendo lo 0,84% dei voti. Note
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