Olimpiadi degli scacchi del 1957

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Olimpiadi degli scacchi del 1957
Competizione Olimpiadi degli scacchi
Sport scacchi
Edizione
Organizzatore FIDE
Date dal 2 settembre 1957
al 21 settembre 1957
Luogo Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Emmen
Partecipanti 21 squadre per un totale di 43 giocatrici
Nazioni 21
Formula un torneo femminile a due fasi con gironi all'italiana
Direttore Paesi Bassi (bandiera) De Graaf
Risultati
Oro Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Argento Romania (bandiera) Romania
Bronzo Germania Est Germania Est
Quarto Ungheria (bandiera) Ungheria
Statistiche
Incontri disputati 258
Olimpiadi degli scacchi (Emmen, 1957)
Cronologia della competizione

Le Olimpiadi degli scacchi del 1957 furono la prima edizione femminile della competizione. Si svolsero a Emmen, nei Paesi Bassi, dal 2 al 21 settembre.

Torneo

22 nazioni si iscrissero al torneo, ma una di queste (il Cile) ritirò la propria partecipazione. Le 21 nazioni rimanenti vennero quindi divise in tre gironi da sette squadre; le prime tre di ogni raggruppamento vennero ammesse alla finale principale a nove partecipanti, mentre le altre vennero divise in due ulteriori finali da sei squadre ciascuna. Le partite vennero giocate su due scacchiere, e non era ammessa la presenza di riserve.

Prima fase

Nella tabella seguente sono elencati i gruppi in cui vennero divise le squadre. In grassetto sono evidenziate le qualificate alla finale A, in corsivo quelle qualificate alla finale B.

Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Austria (bandiera) Austria Belgio (bandiera) Belgio
Finlandia (bandiera) Finlandia Bulgaria (bandiera) Bulgaria Danimarca (bandiera) Danimarca
Francia (bandiera) Francia Germania Est Germania Est bandiera Germania Ovest
Irlanda (bandiera) Irlanda Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Inghilterra (bandiera) Inghilterra
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Scozia (bandiera) Scozia Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia
Romania (bandiera) Romania Stati Uniti Norvegia (bandiera) Norvegia
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Ungheria (bandiera) Ungheria Polonia (bandiera) Polonia

Seconda fase

Pos. Squadra Scacchiere Punti
Prima Seconda
Finale A
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Olga Rubtsova Kira Zvorykina 10,5
Romania (bandiera) Romania Maria Pogorevici Margareta Teodorescu 10,5
Germania Est Germania Est Edith Keller-Herrmann Ursula Altrichter 10
4 Ungheria (bandiera) Ungheria Irén Hönsch Éva Kertész 8,5
5 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Venka Asenova Antonia Ivanova 8
6 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Lidia Timofeeva Tereza Štadler 7,5
7 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Elaine Pritchard Elleen Tranmer 7
8 bandiera Germania Ovest Elfriede Rinder Ruth Landmesser 6
9 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Fenny Heemskerk[1] A. Van der Veen[2] Catharina Roodzant 4
Finale B
10 Stati Uniti Gisela Gresser Jacqueline Piatigorski 8
11 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Nina Hrušková-Bělská Květa Eretová 8
12 Polonia (bandiera) Polonia Krystyna Hołuj Mirosława Litmanowicz 7,5
Finale C
16 Francia (bandiera) Francia Chantal Chaudé de Silans Isabelle Choko 8,5
17 Austria (bandiera) Austria Alfreda Hausner Berta Zebinger 7,5
18 Finlandia (bandiera) Finlandia Sirkka-Liisa Vuorenpää Gunnel Jägerhorn 6

Risultati individuali

Furono assegnate medaglie alle giocatrici di ogni scacchiera con le tre migliori percentuali di punti per partita.

Giocatrice Punti Partite %
Prima scacchiera
Polonia (bandiera) Krystyna Hołuj 9 11 81,8
Germania Est (bandiera) Edith Keller-Herrmann 10,5 14 75,0
Stati Uniti (bandiera) Gisela Gresser 7,5 11 68,2
Seconda scacchiera
Unione Sovietica (bandiera) Kira Zvorykina 12 14 85,7
Cecoslovacchia (bandiera) Květa Eretová 8,5 11 77,3
Stati Uniti (bandiera) Jacqueline Piatigorski 7,5 11 68,2

Medaglie individuali per nazione

Nazione Totali
Polonia (bandiera) Polonia 1 0 0 1
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica 1 0 0 1
Germania Est Germania Est 0 1 0 1
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia 0 1 0 1
Stati Uniti 0 0 2 2

Note

  1. ^ Giocò solo le prime due partite
  2. ^ Dalla terza partita in poi.

Collegamenti esterni

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