La consonante occlusiva palatale sonora presenta le seguenti caratteristiche:
il suo modo di articolazione è occlusivo, perché questo fono è dovuto all'occlusione del canale orale (la bocca), seguita da un brusco rilascio (esplosione);
In italiano questo fono non costituisce una lettera standard, tuttavia è riscontrabile una forte somiglianza con [ɟ] in alcuni casi, come (allofono) del suono velare[ɡ] quando posto davanti a vocale anteriore (detta appunto palatale). Nella grafia, si aggiunge anche una ⟨h⟩ per non confonderlo con l'affricata postalveolare sonora[d͡ʒ], e quindi si scrive ⟨gh⟩. In una trascrizione fonetica larga, che cioè non segni le particolarità della pronuncia, non è obbligatorio segnarlo e si può trascrivere semplicemente [ɡ]. Un esempio di questo suono si trova nella parola "ghianda", [ˈɟjanda] (l'occlusiva palatale sonora differisce leggermente per una maggior vicinanza della lingua al palato).
Le aree ombreggiate denotano articolazioni polmonari ritenute impossibili. Dove i simboli appaiono a coppie, quello di destra rappresenta una consonante sonora. Vedi Aiuto:Unicode se hai problemi di visualizzazione dei simboli.
Portale Linguistica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di linguistica