La consonante laterale fricativa alveolare sorda presenta le seguenti caratteristiche:
il suo modo di articolazione è laterale fricativo, perché questo fono è dovuto alla parziale occlusione della parte centrale del canale orale (la bocca, che costringe l'aria a passare da uno stretto passaggio su uno o su entrambi i lati del canale stesso, producendo un rumore di frizione);
In lingua nahuatl classica è reso con la grafia ⟨l⟩ quando è messa dopo una ⟨t⟩, formando la sillaba ⟨tl⟩ (presente in moltissime parole). In pipil, un dialetto azteco, tutte le ⟨tl⟩ finali sono state sostituite con semplici ⟨t⟩, mantenendo però la pronuncia.
Sassarese e logudorese settentrionale
Se ne può trovare un esempio nella lingua sassarese, dove risulta dall'evoluzione dei nessi patrimoniali -lt-, -rt-, -st-. Il suono viene trascritto rispettivamente con le grafie ⟨ldh⟩, ⟨rdh⟩, ⟨sdh⟩ (a seconda dell'etimologia), come nelle parole porthu[ˈpoɬtu] "porto", althu[ˈaɬtu] "alto", giusthu / justhu[ˈdʒuɬtu] o [ˈjuɬtu] "giusto". La pronuncia effettiva può variare leggermente a seconda del parlante e del momento; per approfondimenti, cfr. la pagina sulla lingua sassarese. Il sassarese è l'unica delle lingue romanze a possedere questo suono, ma su influsso del sassarese, esso si è esteso anche alla pronuncia di alcune varianti settentrionali della lingua sarda logudorese, come quelle di Ittiri, Sennori, Olmedo, Ploaghe, Chiaramonti, Uri, Usini, Ozieri, Thiesi e Villanova.
Le aree ombreggiate denotano articolazioni polmonari ritenute impossibili. Dove i simboli appaiono a coppie, quello di destra rappresenta una consonante sonora. Vedi Aiuto:Unicode se hai problemi di visualizzazione dei simboli.
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