Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 60 e 89 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 47 e 60 mm, la lunghezza della coda tra 40 e 66 mm, la lunghezza del piede tra 12 e 14 mm, la lunghezza delle orecchie tra 16 e 21 mm e un peso fino a 44 g.[3]
Aspetto
La pelliccia è corta e lucida. Le parti dorsali sono bruno-rossastre, mentre le parti ventrali sono più chiare. Il muso è largo, piatto e con due grosse masse ghiandolari sui lati. Le orecchie sono corte, larghe, triangolari e con l'estremità arrotondata. Il trago è corto, curvato in avanti, con l'estremità allargata e una piccola proiezione appuntita alla base del margine posteriore. Le membrane alari sono marroni scure e attaccate posteriormente sulle caviglie. I piedi sono tozzi, con le dita corte. Il pollice è corto con una piccola callosità alla base. La punta della coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio, il quale è ricoperto di peli alla base. Il calcar è lungo e con un lobo terminale rotondo e ben sviluppato. Il cariotipo è 2n=42 FNa=54.
Ecolocazione
Emette ultrasuoni a basso ciclo di lavoro sotto forma di impulsi di durata intermedia a frequenza modulata iniziale di 52 kHz e finale di 18 kHz.
Biologia
Comportamento
In estate si rifugia nelle cavità degli alberi, più frequentemente in querce, pioppi e pini e talvolta in edifici. In inverno entra in ibernazione dalla fine di settembre o metà novembre fino a marzo o ai primi di aprile nelle fessure rocciose, nelle grotte, per lo più nella parte più meridionale del suo areale e occasionalmente in strutture artificiali dove forma colonie fino a 10.000 individui. Forma vivai di 20-50 femmine principalmente nell'Europa orientale. In primavera e in estate prima della stagione degli amori i maschi occupano e difendono un determinato territorio dove successivamente li raggiungeranno da 4 a 9 femmine. Condivide i ricoveri insieme al pipistrello di Nathusius, il pipistrello nano e il serotino bicolore. L'attività predatoria inizia poco dopo il tramonto, talvolta anche di giorno, si svolge a circa 10-40 metri dal suolo ed è costituita da un unico volo dalla durata di circa un'ora, raddoppiato in estate da un altro effettuato poco prima dell'alba. Il volo è veloce, rettilineo e intervallato da planate, brusche variazioni di direzione e dall'alternarsi d'intensità di battiti alari. Effettua migrazioni stagionali dall'Europa centrale a quella sud-occidentale fino a 1.546 km.
Alimentazione
Si nutre di insetti, in particolare falene, coleotteri e chironomidi, catturati in volo sopra specchi d'acqua, ai margini dei boschi, radure, nelle discariche e più raramente negli abitati.
Riproduzione
Danno alla luce uno o due piccoli alla volta tra giugno e luglio. Talvolta si verificano anche parti trigemini, particolarmente nell'Europa centrale. Gli accoppiamenti avvengono da agosto a ottobre o novembre, talvolta anche durante l'ibernazione. Le femmine raggiungono la maturità sessuale al primo anno di vita. I nascituri sostituiscono la dentatura da latte ed iniziano a volare dopo 4 settimane dalla nascita.
La IUCN Red List, considerato il vasto areale e l'abbondanza, sebbene sia stato osservato un declino nella popolazione in alcune zone ma entro limiti sostenibili, classifica N.noctula come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
^(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Nyctalus noctula, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN0-8018-8221-4.
Spagnesi M., De Marinis A.M. (a cura di), Mammiferi d'Italia - Quad. Cons. Natura n.14 (PDF), Ministero dell'Ambiente - Istituto Nazionale Fauna Selvatica, 2002. URL consultato il 2 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).
Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN978-88-89999-70-7.