Nerve growth factor
Il fattore di crescita nervoso (FCN), o in inglese nerve growth factor (NGF), è una piccola proteina coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso nei vertebrati, ed è composta da due unità di 118 aminoacidi. DescrizioneLa crescita degli assoni, tramite meccanismi di segnalazione cellulare, è inoltre prodotta nei momenti rigenerativi e per questo è molto utile nelle prime fasi dello sviluppo embrionale permettendo la creazione del cervello. È studiata ancora oggi per trovare la cura ad alcune delle più gravi malattie che colpiscono il sistema nervoso, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e la malattia di Alzheimer. Grazie alla scoperta dell'NGF, sono stati individuati altri fattori di crescita oggi studiati per la cura dei tumori, in quanto è stato dimostrato che accrescono il tumore stesso. L'NGF fu scoperto nel 1954 dalla neurologa italiana Rita Levi-Montalcini,[1] che per circa trent'anni proseguì le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione; per tale scoperta, nel 1986 Levi-Montalcini venne insignita del Premio Nobel per la medicina insieme allo statunitense Stanley Cohen.[2] Nella motivazione del Premio si legge: «La scoperta del NGF all'inizio degli anni cinquanta è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo». Nell'aprile 2012, la Fondazione EBRI (istituto di ricerca fondato da Rita Levi Montalcini) ha brevettato una variante dell'NGF umana e ricombinante, molto meglio tollerata dall'organismo. Dal 2012 è in sperimentazione una classe di farmaci che imitano l'attività farmacologica dell'NGF, ma con un peso molecolare molto più contenuto perché privi di catene peptidiche, che invece possiede la proteina NGF e riducono la capacità dell'organismo di assorbirla [3]. Note
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