Mycteroperca venenosa
Mycteroperca venenosa (Linneo, 1758) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Serranidae[2]. Distribuzione e habitatQuesta specie è distribuita nell'oceano Atlantico occidentale tropicale e subtropicale e nei bacini ad esso afferenti. Lungo le coste atlantiche giunge a nord fino alla Florida (raramente alla Carolina del Nord) e a sud alla Guyana francese, è assente nell'area della foce del Rio delle Amazzoni e ricompare più a sud lungo la costa brasiliana fra il Maranhão e lo stato di San Paolo, comprese le isole Trinidade e Fernando de Noronha. É presente anche alle Bermuda e alle Bahamas, nel Golfo del Messico a sud delle Florida Keys (raramente a nord fino all'Alabama) e in tutto il mar dei Caraibi[1][3][4]. È una specie legata alle barriere coralline ma in modo non esclusivo, si trova comunemente infatti anche su fondi duri di altro tipo. I giovanili vivono soprattutto in praterie di fanerogame marine del genere Thalassia. Talvolta viene catturata su fondali fangosi, soprattutto nel golfo del Messico[1][3][4]. È stata osservata tra 2 e 137 metri di profondità, comunemente si incontra fra 5 e 35 metri[3]. DescrizioneHa l'aspetto tipico delle cernie. La colorazione è variabile; fondamentalmente chiara con macchie scure irregolari di forma approssimativamente ovale sparse su testa, corpo e pinne. Il colore delle macchie va da rossastro negli esemplari che vivono in profondità a bruno verdastro in quelli più superficiali, talvolta sono molto scure o quasi nere. Il terzo posteriore della pinna pettorale è giallo.[3][4]. La lunghezza massima è di circa un metro e il peso massimo noto è di 18, 5 kg. Comunemente la taglia degli esemplari si aggira sui 50 cm[3]. BiologiaLa longevità massima nota è di 31 anni[1]. ComportamentoSpesso riposa sul soffitto delle grotte sottomarine[4]. AlimentazioneSi nutre prevalentemente di pesci corallini (riportata in letteratura la predazione su Abudefduf saxatilis, Acanthurus bahianus, Aulostomus maculatus, Caranx ruber e Chromis cyanea) e di cefalopodi tra i quali Sepioteuthis sepioidea[5]. RiproduzioneÈ ermafrodita proterogino, il cambiamento di sesso avviene a circa 80 cm di lunghezza. Forme aggregazioni al momento della riproduzione; la deposizione delle uova avviene e a qualche decina di metri di profondità, dalla fine dell'inverno all'estate. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 4-5 anni di età e una lunghezza di circa 50 cm[1]. PescaSi tratta di una specie soggetta a intensa pesca, sia commerciale che sportiva[3]. Il suo consumo causa spesso la ciguatera e nelle zone dove è tossica non viene né pescata né consumata[1], nelle altre è invece molto apprezzata[3]. ConservazioneLe popolazioni sono declinate del 30% circa dagli anni '80 a causa della sovrapesca. Particolarmente dannosa è la pesca durante il periodo riproduttivo che prende di mira le aggregazioni nuziali. Per la tutela della specie sono state istituite aree in cui la pesca è vietata e divieti di pesca durante il periodo riproduttivo ma si ritiene che queste misure siano implementate ancora in maniera insufficiente. È stata osservata la predazione di individui giovanili da parte di specie invasive del genere Pterois. Per questi motivi la lista rossa IUCN classifica la specie come "prossima alla minaccia"[1]. Note
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