Mstivoj, anche conosciuto come Mistav, Mistui, Mistiwoi o Mystiwoi (... – 986) è stato un sovranoobodrita e Samtherrscher degli obodriti, appartenente alla dinastia naconide.
Mstivoj, chiamato Mistav da Vitichindo di Corvey, viene da questi menzionato come figlio di Nakon e principe degli Obodriti nell'anno 967.[1] Egli prese quindi questo titolo in una data imprecisata fra la morte del padre Nakon, avvenuta fra il 965 e il 966, e la data citata da Vitichindo.
Mstivoj stabilì la propria sede nella rocca di Meclemburgo, a sud dell'attuale Wismar, che divenne da allora la sede principale della dinastia naconide. Egli aveva aderito alla religione cattolica e durante il suo regno venne istituita la diocesi di Oldenburg (870 circa) in quella che al tempo era chiamata Starigard.
Nel 981 Mstivoj partecipò alla spedizione in Italia dell'imperatore Ottone II con un suo contingente di cavalieri Obodriti guidati dal figlio Mistislaw. Sembra che l'appoggio di Mstivoj fosse legato anche alla promessa fatta dal duca Bernardo I di Sassonia di dare la sua nipote in sposa a Mistislaw. La spedizione si interruppe nel luglio del 982, allorquando le truppe dell'imperatore furono sconfitte dagli arabi nella battaglia di Capo Colonna, subendo pesanti perdite. Al suo ritorno in patria il duca Bernardo si rifiutò di mantenere la promessa scatenando quindi la collera di Mstivoj.[2] Secondo alcuni storici questo evento determinò la partecipazione di Mstivoj e degli Obodriti alla rivolta slava del 983, anche se questa partecipazione è controversa.[3]
Mstivoj morì nel 986, ma le circostanze di ciò sono sconosciute: o per la sua stessa morte, o durante le guerre con i duchi di Sassonia. Gli succedette suo fratello Mstidrag.[6]
Note
^Vitichindo di Corvey, Op. citata, LIB III, pag. 142
Vitichindo di Corvey, Rerum Gestarum Saxonicarum libri tres, Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi, Hannover 1935, Monumenta Germaniae Historica. URL consultato il 17 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2017).
Tietmaro di Merseburgo, Chronicon, Scriptores rerum Germanicarum, Nova series, Berlin 1935, Monumenta Germaniae Historica. URL consultato il 17 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2018).
Adam Bremensis, Gesta Hammaburgensis Ecclesiae Pontificum, Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi, Hannover 1917, Monumenta Germaniae Historica. URL consultato il 17 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2019).
Helmold di Bosau, Chronica Slavorum, Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi, Hannover 1937, Monumenta Germaniae Historica. URL consultato il 17 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2019).