Mirza coquereli
Il microcebo di Coquerel (Mirza coquereli A. Grandidier, 1867) è un lemure della famiglia Cheirogaleidae, endemico del Madagascar.[2] Il nome della specie fu dato in onore dell'entomologo francese Charles Coquerel. Fino al 1985, era ascritta al genere Microcebus; venne poi riclassificata in un genere monospecifico, Mirza, dove è rimasta fino al 2005, quando fu scoperta la congenere Mirza zaza. DescrizioneÈ una specie di taglia medio-piccola, che misura fino a mezzo metro di lunghezza, di cui almeno metà spetta alla lunga coda, munita di un folto e lungo pelame. BiologiaSi tratta di animali notturni, arboricoli, attivi durante tutto l'anno: a differenza degli assai simili microcebi, non vanno in letargo nei periodi siccitosi. Inoltre, tendono a muoversi in gruppi di 4-5 individui, che si muovono nell'ambito di un piccolo territorio. Costruiscono numerosi nidi sparsi per il territorio, nei quali si rifugiano durante il giorno: i maschi dormono singolarmente, le femmine a coppie. AlimentazioneSi nutre di frutta, fiori, e tutti i piccoli animali che riesce eventualmente a catturare: insetti, piccoli rettili e anfibi, uova di uccelli, resine vegetali. Durante la stagione secca si nutre del liquido zuccherino secreto dalle larve di alcune specie di insetti omotteri della famiglia Flatidae. RiproduzioneLe femmine tendono ad accoppiarsi in ottobre: la gestazione dura attorno ai 3 mesi, al termine dei quali vengono partoriti da 1 a 4 cuccioli, che a un mese sono già svezzati e pronti ad allontanarsi dalla madre. La maturità sessuale viene raggiunta però solo attorno ai due anni d'età. Distribuzione e habitatQuesti animali vivono nelle foreste decidue della zona occidentale dell'isola, dal livello del mare sino a 700 m di altitudine. La popolazione più cospicua si trova nella parte sud-occidentale, tra il fiume Tsiribihina a nord e il fiume Onilahy a sud. Più a nord sono noti nuclei nella riserva speciale di Andranomena, nel parco nazionale Tsingy di Bemaraha e nella riserva naturale integrale Tsingy di Namoroka. Le popolazioni più settentrionali, nella regione del fiume Sambirano, sono ora identificate come appartenenti alla specie M. zaza.[1] ConservazioneLa IUCN Red List classifica questa specie come vulnerabile.[1] Note
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