Promotore del modernismo, è visto come un seguace di Khachatur Abovian. A sua volta, influenzò molti altri, tra cui il romanziere Raffi, i rivoluzionari nazionalisti armeni (soprattutto i membri di Dashnak) e i marxisti armeni, come Alexander Miasnikian. Nalbandian era molto considerato nel periodo sovietico, tanto che il Dashnak adottò il testo della sua poesia "Mer Hayrenik" (La nostra patria), basato sulla sua poesia "La canzone di una ragazza italiana", come inno della Prima Repubblica di Armenia, nel 1918. Con l'indipendenza dell'Armenia dall'Unione Sovietica, nel 1991, "La nostra patria" ne è diventato nuovamente l'inno ufficiale.
Note
^(HY) Sergei Daronian, Նալբանդյան Միքայել [Nalbandian Mikayel], in Soviet Armenian Encyclopedia, vol. 8, 1982, pp. 150-152.
Lisa Khachaturian, Cultivating Nationhood in Imperial Russia: The Periodical Press and the Formation of a Modern Armenian Identity, Transaction Publishers, 2011, ISBN9781412813723.
(HY) Aram Inchikian, Միքայել Նալբանդյանի կյանքի և գործունեության տարեգրությունը [Cronologia della vita e delle attività di Mikayel Nalbandian], Accademia Nazionale delle Scienze della Republica di Armenia, 1954.
Manuel Sarkisyanz, A Modern History of Transcaucasian Armenia: Social, Cultural, and Political, Udyama Commercial Press, 1975.
(RU) Ashot B. Khachaturian, М. Л. Налбандян [M. L. Nalbandian], Mysl, 1983. URL consultato il 28 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2022).
Mary Allerton Kilbourne Matossian, The Impact of Soviet Policies in Armenia, E.J. Brill, 1962.