Bocca di lupo
Erba limona comune
Melittide, Melittis
(DE) Immenblatt
(FR) Mélitte à feuilles de Mélisse
(ES) Melisa bastarda, torongil de campo
(EN) Bastard balm
L'erba limona comune (nome scientifico Melittis melissophyllumL., 1753) è una piccola pianta erbacea perenne dai graziosi fiori labiati appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
In questa specie la variabilità si esprime nella forma delle foglie e nel colore della corolla. Quest'ultima caratteristica però secondo Sandro Pignatti non può servire a distinguere dei gruppi tassonomici di qualche valore[2]. Nell'elenco che segue sono indicate alcune varietà e sottospecie (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie):
Melittis melissophyllum L. subsp. albida (Guss.) P.W. Ball (1971)
Melittis melissophyllum L. subsp. carpatica (Klokov) P.W.Ball (1971)
Melittis melissophyllum L. subsp. sarmatica Gladkova
Melittis melissophyllum L. var. albida (Guss.) Nyman (1881)
Melittis melissophyllum L. var. carpatica Soo & Borsos
Melittis melissophyllum L. var. grandiflora (Sm.) Nyman (1881)
Melittis melissophyllum L. var. melissophyllum : la base delle foglie è cordata (l'insenatura tra i due lobi è di 3 – 5 mm). I bordi della lamina fogliare possono essere retti oppure arcuati. Il colore della corolla varia dal rosso-cupo al bianco. Questa varietà è diffusa soprattutto al nord.
Melittis melissophyllum L. var. kerneriana (Klokov) Soò et Borsos : la base delle foglie è troncata o arrotondata (comunque non cordata); le foglie sono inoltre più piccole (larghezza 3 cm; lunghezza 5 – 6 cm). Il colore della corolla è in prevalenza bianca. Questa varietà è diffusa al centro e sud.
Melittis melissophyllum L. var. sarmatica Soo & Borsos
Sinonimi
La specie di questa scheda ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Melissa sylvestris Lam.
Melissophyllum silvaticum St-Lager
Melittis albida Guss. (sinonimo della subsp. albida)
Melittis carpatica Klokov (sinonimo della subsp. carpatica)
Melittis graeca Klokov (sinonimo della subsp. albida)
Melittis grandiflora Sm. (1799)
Melittis grandiflora sensu Klokov, non Sm. (sinonimo della subsp. carpatica)
Melittis hispanica Klokov
Melittis kerneriana Klokov
Melittis sarmatica Klokov (sinonimo della subsp. carpatica)
Melittis subcordata Klokov (sinonimo della subsp. carpatica)
Specie simili
Specialmente la varietàkerneriana (Klokov) Soò et Borsos (a corolla bianca) può essere confusa con la specieMelittis albida Guss. - Erba limona bianca. Si distingue comunque in quanto quest'ultima è abbondantemente cosparsa di peli ghiandolari.
Etimologia
Il nome generico (melittis) deriva da una radice greca (melitta oppure melissa) e significa “ape”, facendo riferimento alle proprietà mellifere di questa pianta[3].
L'epiteto specifico (melissophyllum) significa semplicemente "con foglie simili alla melissa".
Il binomio scientifico attualmente accettato (Melittis melissophyllum) è stato proposto da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Immenblatt; in francese si chiama Mélitte à feuilles de mélisse; in inglese si chiama: Bastard Balm.
Descrizione
Tutta la pianta ha un delicato aroma di limone. L'altezza della pianta oscilla fra i 30 e i 50 cm (minimo 20 cm; massimo 60 cm). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia è una pianta erbacea, perenne con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotata di un asse fiorale più o meno eretto e con poche foglie.
Radici
La radice è perenne (più precisamente sono secondarie da rizoma).
Fusto
Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un breve rizoma.
Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta e a sezione tetragona; è poco ramosa (ma può essere anche semplice) e più o meno peloso-irsuta (peli setolosi patenti). Normalmente non sono presenti peli ghiandolari. Lunghezza dei peli: 1,2 – 2 mm.
Foglie
Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto a due a due e sono brevemente picciolate, quasi sub-sessili (il picciolo è ispido). La lamina è relativamente grande e al centro è crenata, mentre il bordo è dentato (10 – 20 denti acuti per lato) e la superficie è pubescente. La forma è ovalo-oblunga cordata alla base; verso l'alto decrescono gradualmente in grandezza. Il colore è verde-gaio. La nervatura è pennatosetta. Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 5 cm; lunghezza 5 – 9 cm. Lunghezza dei peli 0,4 – 0,8 mm.
Infiorescenza
L'infiorescenza è composta da grandi fiori peduncolati rosei o bianchi (da due a sei, o più) disposti in verticilli all'ascella delle foglie superiori. La disposizione dei fiori è unilaterale (tutti i fiori “guardano” da una stessa parte). I fiori sono inoltre disposti a copie e alla base di ogni copia sono presenti delle foglie fiorali o brattee. Lunghezza del peduncolo fiorale: 5 mm.
Calice: i cinque sepali del calice sono concresciuti (gamosepalo) a forma campanulata un po' rigonfia; il labbro superiore è intero oppure bi-tridentato; il labbro inferiore è normalmente bifido. La lunghezza del calice è pari alla sua larghezza. Il calice è verde e di consistenza membranosa; a stagione inoltrata diventa marrone. Dimensione del calice: larghezza 9 – 12 mm; lunghezza 11 – 14 mm. Dimensioni del labbro superiore: 7 – 15 mm. Dimensioni del labbro inferiore: 4 – 8 mm.
Corolla: i cinque petali sono completamente fusi (gamopetalo) in un'unica corollapubescente formata da due labbra molto sviluppate (la distanza tra l'apice del labbro superiore e l'apice del labbro inferiore è di 18 – 33 mm); quello superiore è formato da due petali ed ha il bordo intero (o leggermente smarginato e a forma quadrangolare) e ripiegato all'insù; quello inferiore è formato da tre petali ed è trilobato (il lobo centrale a sua volta può essere intero o smarginato). Il labbro inferiore (specialmente se il colore del fiore è bianco), possiede al centro alcune vistose screziature porporine che lo impreziosiscono non poco. La corolla nella parte interna è provvista di abbondante nettare (con lo spessore anche di un centimetro[3]). Lunghezza totale della corolla : 25 – 40 mm. Lunghezza del tubo corollino: 25 – 28 mm. Dimensioni del labbro superiore: 7 – 14 mm. Dimensione del labbro inferiore: 9 – 20 mm.
Androceo: gli stami sono quattro (didinami) tutti fertili, a due a due ravvicinati e aderenti al labbro superiore della corolla; i filamenti paralleli tra di loro sono provvisti di due denti apicali e le antere sono disposte a croce. Le antere inoltre sporgono dal tubo corollino.
Gineceo: l'ovario è supero composto da quattro parti, derivate da due carpelli, con logge a forma ovata; lo stilo è semplice ed è inserito alla base dell'ovario (stilo “ginobasico”); lo stimma è bifido.
Fioritura: da maggio ad agosto.
Impollinazione: l'impollinazione è entomogama (soprattutto insetti notturni), ma anche i grossi bombi favoriti tra l'altro dalla grandezza delle fauci del fiore labiato.
Frutti
Il frutto è formato da quattro acheni liberi di forma globulare e superficie pubescente. È contenuto nel calice persistente.
Diffusione: In Italia è diffusa su tutto il territorio (escluse le isole). In Europa è diffusa nella parte centrale e meridionale, mentre sui rilievi europei non si trova sulle Alpi Dinariche.
Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1400 ms.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale[5]:
Formazione : delle comunità forestali
Classe : Quercetea pubescentis
Usi
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Farmacia
Sostanze presenti: la cumarina a pianta essiccata.
Proprietà curative: vulnerarie (guarisce le ferite), diuretiche (facilita il rilascio dell'urina), sedative (calma stati nervosi o dolorosi in eccesso), antispasmodiche (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso), emmenagoghe (regola il flusso mestruale), antisettiche (proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi) e astringenti (limita la secrezione dei liquidi).
Parti usate: le parti aeree della pianta.
Cucina
Con le foglie essiccate si possono preparare delle bevande simili al tè.
Giardinaggio
I fiori dell'"Erba limona comune", pur essendo una pianta rustica, sono copiosi e graziosi per cui facilmente trovano impiego nei giardini rocciosi (soprattutto ai margini di aiuole piantate ad arbusti). Questa pianta non ha bisogno di molte cure, il terreno deve essere leggero e la posizione un po' ombreggiata. Può essere moltiplicata per seme o divisione dei cespi (dopo la fioritura). Esiste anche una cultivar chiamato grandiflora con fiori più grandi e maculati di rosso sul labbro inferiore.
Altro
La pianta di questa scheda in genere è rifiutata dal bestiame da pascolo anche se i suoi fiori sono succhiati dalle api da miele, per cui è considerata invasiva e deve essere estirpata dai prati a pascolo.