Melissa (nome)

Melissa è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2][3][4].

Varianti

Varianti in altre lingue

Origine e diffusione

Un'ape europea che raccoglie nettare da un fiore di tagete

Deriva da un vocabolo greco antico, attestato in dialetto ionico come μέλισσα (mélissa) e in dialetto attico come μέλιττα (melitta), a sua volta derivato da μέλι (méli, "miele", da cui anche Pamela, Melita e Mellito); il suo significato è "colei che fa il miele", ossia "ape"[1][2][3][4][5][6][7] (lo stesso del nome Debora), sebbene vada notato che il termine era usato anche per indicare le sacerdotesse pagane, in particolare quelle di Delfi[1][4][6].

Il nome è presente nella mitologia greca con la figura di Melissa, una ninfa a cui Rea affidò il figlio Zeus neonato, considerata l'iniziatrice dell'apicoltura[2][3][5]. Il nome è stato usato da diversi scrittori: Ludovico Ariosto lo diede alla fata che assiste Ruggero nell'Orlando Furioso[5][7], e il nome appare di conseguenza ne La principessa di Alfred Tennyson e nella Princess Ida di Gilbert e Sullivan, entrambi ispirati a tale opera[7]. In inglese il nome è comunemente in uso dal XVIII secolo[5]; la sua diffusione in Italia è molto recente: secondo dati raccolti negli anni 1970, le donne così chiamate, sparse nel Nord del paese, non raggiungevano il centinaio[1].

Onomastico

Il nome è adespota, non essendo stato portato da alcuna santa. L'onomastico può essere festeggiato il 1º novembre per la festa di Ognissanti.

Persone

Lo stesso argomento in dettaglio: Persone di nome Melissa.
Melissa Etheridge
Missy Higgins
Mélissa Theuriau

Variante Missy

Altre varianti femminili

Variante maschile Melisso

Il nome nelle arti

Note

  1. ^ a b c d e f De Felice, pp. 13-14.
  2. ^ a b c d La Stella T., p. 245.
  3. ^ a b c d Burgio, p. 260.
  4. ^ a b c d De Grandis, p. 237.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t (EN) Melissa, su Behind the Name. URL consultato il 20 marzo 2018.
  6. ^ a b c d e f (EN) Melissa, su Online Etymology Dictionary. URL consultato il 20 marzo 2018.
  7. ^ a b c d e f Sheard, p. 391.

Bibliografia

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