Esordisce giovanissimo come scrittore, pubblicando nel 2006 un romanzo fantasy dal titolo Liberando Lastlend.[1] Si avvicina al linguaggio audiovisivo a partire dal 2009, iniziando una fase di sperimentazione in cui fonda l'associazione culturale Helix Pictures, volta alla diffusione della cultura del cinema tra la Toscana e la Sardegna.[2]
Nel 2015 vince una borsa di studio a Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton. Si trasferisce a Treviso, dove trascorre tre anni all'interno della struttura. In questo periodo, realizza il mini-doc ChromoSkopje, sulle proteste avvenute nel 2016 in Macedonia del nord,[5][6][7] esposto poi al MoCa - Museo di Arte Contemporanea di Skopje,[8][9] e il documentario Drew Nikonowicz - Notes from Anywhere,[10] ritratto del fotografo americano Drew Nikonowicz che gli vale una nomination al London International Documentary Film Festival.[11][12]
Negli stessi anni, filma il documentario breve Beatrice (2017), sulla vita di Bebe Vio, per la regia di Lorena Alvarado, vincitore di un Vimeo Staff Pick[13][14] e collabora con Franco Brogi Taviani alla realizzazione del documentario Frammenti di un laboratorio di cinema (2017).[15]
Nel 2018 l'incontro con Oliviero Toscani, rientrato a Fabrica come responsabile della comunicazione dopo 18 anni di assenza, genera una collaborazione che lo porta a diventare il filmmaker ufficiale del fotografo, seguendo la parte video delle sue prime campagne sull'integrazione.[16][17]
Dopo aver preso parte a due mostre collettive con Fabrica, una a Treviso, l'altra a Liegi nel corso di Reciprocity Design[18], lascia Fabrica nel 2019 per sviluppare un progetto di documentario sull'ospitalità in Europa che lo porta a filmare in Germania, Grecia e Croazia.[19] Alla fine dello stesso anno, Mattia Mura torna ai progetti di fiction di cui si era occupato negli anni della sua formazione, realizzando Il nostro nome è Anna, un cortometraggio con Ludovica Nasti e Adelmo Togliani ispirato ai valori veicolati dalla figura di Anna Frank, che gli vale il premio come miglior cortometraggio, tra gli altri, al Med-Limes di Salerno e al Zero Plus International Film Festival, in Siberia.[20][21] Dopo essere stato proiettato alla Casa Museo di Anna Frank ad Amsterdam il 31 agosto 2021[22], è disponibile su Amazon Prime a partire da novembre 2022.[23]
Nel 2020 ottiene una residenza d'artista presso Bridgeguard a Štúrovo, una città slovacca sul Danubio, al confine con l'Ungheria, dove realizza il progetto Breakfast over the Bridge, una miniserie di documentari in proiezione sulla tv ungherese MTVA che ruota intorno al Ponte Maria Valeria, confine simbolico tra le due nazioni.[24][25][26][27] Il primo episodio è andato in onda su M5 il 15 febbraio 2022, in occasione del 31º anniversario dell'accordo di Visegrad.[28][29] Nel Novembre 2022 il film viene proiettato a Boston all'interno di TransculturalExchange, una serie di conferenze sulle residenze d'artista e gli scambi culturali, dove Mura figura tra gli speaker.[30][31]
Nel 2022 è tra gli artisti selezionati per una residenza a Nomadic Island, parte di Esch2022, Capitale europea della cultura.[35] A partire dallo stesso anno, è direttore artistico di Cecinema, festival internazionale del cinema ironico e sociale, di base a Cecina, in provincia di Livorno. [36]
Filmografia
Elegia - di un 29 giugno 1945 – cortometraggio (2011)
Il nostro nome è Anna – cortometraggio (2021)
Chromoskopje – cortometraggio documentario (2016)
Edu - a Traveling Child – cortometraggio documentario (2016)
Drew Nikonowicz - Notes from Anywhere – cortometraggio documentario (2017)
High Pressure – cortometraggio documentario (2020)[37]
The Choice of Staying – documentario (2020)
Breakfast Over the Bridge - Capitolo I: il ponte – documentario (2021)
^(EN) Loredana Rigato, Fabrica in official competition at LIDF, su Fabrica. URL consultato il 20 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2021).
^ Fabrica, BEATRICE, 27 settembre 2017. URL consultato il 20 dicembre 2021.