La parabola dei vignaioli illustra l'aforisma già presente in Matteo 19,30: Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi.[1] Il teologo anglicano Edward H. Plumptre ha sottolineato come "la divisione in capitoli sia qui singolarmente sfortunata, dal momento che essa separa entrambi gli eventi che danno occasione a Gesù di illustrare i suoi insegnamenti. Non è azzardato dire che i due elementi sono interconnessi intimamente e che non possiamo comprendere correttamente la storia del giovane ricco [di Matteo 19] che vantava vasti possedimenti personali e pretendeva di divenire discepolo di Gesù senza leggere il passo successivo".[2] Il pietista luterano Johann Bengel ha sottolineato, invece, che vi è qui un collegamento con la domanda di San Pietro in Matteo 19,27: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?" [3]
Versetto 2
Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.[4]
Bengel nota qui come il proprietario del terreno si accordi con un gruppo di lavoratori tramite un contratto legale, promettendo di pagare loro la somma concordata e altre liberalità.[3]
Versetto 17
Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro,[5]
Questo versetto continua il viaggio iniziato in Matteo 19,1.[6]
Vi sono tre tipi di letture di questo versetto:
Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro (CEI, Bibbia di Ginevra)
Poi Gesù, mentre saliva verso Gerusalemme, prese da parte i dodici; e strada facendo, disse loro (Nuova Riveduta)
mentre Gesù saliva a Gerusalemme, strada facendo, prese in disparte i dodici discepoli e disse loro (Diodati)
L'espressione "strada facendo" non si trova nella Vulgata latina:
Et ascendens Jesus Jerosolymam, assumpsit duodecim discipulos secreto, et ait illis:
Versetto 20
Allora la madre dei figli di Zebedeo si accostò a lui con i suoi figli, si prostrò e gli chiese qualche cosa.[7]
La madre dei figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, è nota per essere stata Salome, "come apprendiamo da Matteo 27,56 e da Marco 15,40".[8]
Partenza da Gerico
La narrazione di Matteo riporta la guarigione del cieco di Gerico mentre Gesù lasciava la città con i suoi discepoli, anche se il loro passaggio oltre il fiume Giordano ed il loro arrivo a Gerico non è stato riportato. La versione etiope, è l'unica a riportare "dal momento che loro uscirono da Gerusalemme".[9]